ROMA – “Lo stato produrrà 25 milioni di mascherine al giorno”, dice Arcuri. Quindi se ne deduce che, vista la cifra esorbitante, saranno obbligatorie per tutti e non si sa per quanto tempo.
Come sempre accade in questi casi, come si fa a controllare che tutta la popolazione italiana in giro abbia la mascherina? Allo stesso tempo bisognerebbe anche produrre milioni di poliziotti e carabinieri…
Ecco perché alla fine prevarrà il buon senso e quello che viene presentato come un obbligo, diventerà più una “raccomandazione”.
Dopo le polemiche sui prezzi gonfiati delle mascherine, che saranno probabilmente d’obbligo nelle prossime fasi della ripartenza, il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, ha specificato che sarà stabilito un prezzo fisso per la vendita.
“Lo faremo sia con riferimento al prezzo, sia con riferimento al prezzo che con aliquota fiscale connessa è allo stesso.
Ne distribuiamo un numero sufficiente per le regioni affinché ne mettano da parte una quota.
Stiamo anche lavorando per ridurre fino ad azzerare le importazioni”.
Le mascherine verranno distribuite ai dipendenti dei “trasporti pubblici, alle forze dell’ordine e a tutti i componenti del sistema pubblico” che riprenderanno servizio.
Soprattutto, ha aggiunto il commissario, non ci saranno problemi di approvvigionamento:
“Siamo pronti a distribuire tutte le mascherine che serviranno per gestire la fase 2”, ha detto Arcuri.
Sottolineando che al momento sono stati distribuiti 138 milioni di mascherine e le Regioni hanno ad oggi 47 milioni di mascherine nei magazzini.
Arcuri ha poi annunciato che è stato siglato un accordo con 2 imprese italiane per realizzare 51 macchinari che produrranno tra 400 e 800mila mascherine al giorno. Macchine che lo Stato acquisterà. “Arriveremo presto a produrre almeno 25 milioni di mascherine al giorno“.
Arcuri e i test sierologici.
“Non abbiamo ancora vinto, oggi è la festa della Liberazione ma non ci siamo ancora liberati dal virus, noi non siamo ancora arrivati al 25 aprile nella guerra con questo nemico.
Non abbiamo conquistato tutte nostre libertà e componenti normali della vita tutti noi”, dice Arcuri, annunciando l’avvio il 4 maggio dei test sierologici a livello nazionale su 150 mila persone.
L’esito dei test sarà reso noto via via e quindi senza attendere di avere il responso sull’intero campione. (Fonte Ansa).