ROMA – “Una mascherina chirurgica non può essere rivenduta ad un prezzo 10 volte maggiore del costo, questo non è libertà di mercato ma una speculazione due volte insopportabile, perché non si specula sui bisogni degli altri e perché non si specula sulla vita degli altri”. Lo ha detto il commissario Domenico Arcuri dopo una serie di segnalazioni sul rincaro dei prezzi delle mascherine che dal prezzo iniziale di un euro sono arrivate anche a 10 euro l’una.
“Anche pochi casi sono intollerabili – ha aggiunto Arcuri – vanno denunciati e combattuti. Le forze dell’ordine sono già intervenute e continueranno a farlo”.
Per le prossime settimane l’Italia potrà contare su 650 milioni di mascherine, ha detto poi Arcuri, sottolineando che non c’è da fare “alcun ottimismo” anche se “per quanto riguarda le forniture il peggio è ormai alle spalle, grazie al lavoro prezioso di tanti”.
Arcuri ha poi affermato che oggi sono state consegnate 4,8 milioni di mascherine e che nei precedenti sette giorni si è superato i 20 milioni. “Ci stiamo stabilizzando su una distribuzione in tempi assai rapidi e ragionevoli” ha aggiunto ricordando che nei prossimi giorni arriveranno 17 voli cargo con dispositivi di protezione individuale.
“Per ora ci occupiamo di rifornire del numero massimo possibile di mascherine le strutture sanitarie impegnate nella lotta al virus. Non ci occupiamo ancora di distribuire mascherine ai cittadini.
Se alcune Regioni legittimamente decidono che anche i cittadini devono indossarle, devono occuparsi da sole di farlo”, ha detto Arcuri, ricordando che al momento in merito all’obbligatorietà nella cosiddetta fase “due” non è ancora stata presa una decisione nazionale. Riguardo alle diverse ordinanze regionali, il commissario ha auspicato “omogeneità di comportamento sul territorio”. (Fonte Ansa).