AREZZO – Un bimbo di due anni è morto per una sospetta intossicazione da monossido di carbonio. E’ accaduto venerdì poco prima della mezzanotte alla periferia di Arezzo. Il piccolo si trovava, con i genitori, su un furgone adibito alla vendita di panini e bibite aperto fino a tardi. Nel veicolo Polizia e Vigili del fuoco hanno rinvenuto una stufetta accesa: l’ipotesi è che il bimbo sia morto per le esalazioni provocate dall’apparecchio.
A dare l’allarme è stata la madre del bambino, che si trovava insieme al marito e al figlioletto sul furgone. Quando la donna si è resa conto che il bambino respirava a fatica, ha subito chiamato il 118. In attesa dell’ambulanza, un operatore della centrale di emergenza ha provato a impartire alla mamma le istruzioni per rianimare il piccolo. Ma all’arrivo dei sanitari sul posto, il bimbo era ormai esanime.
Trasportato immediatamente all’ospedale di Arezzo, è stato sottoposto a cure specifiche ma non c’era più niente da fare. Sul luogo della tragedia sono intervenuti polizia e vigili del fuoco, che hanno esaminato il furgone rinvenendo la stufetta che era stata accesa per creare calore data la temperatura rigida.