Arezzo, isolano un intero paese per fare un furto in un’azienda orafa

AREZZO – Circa 100 chili d’oro per un valore di 3 milioni di euro è il bottino di un furto spettacolare messo a segno la notte scorsa in un’azienda orafa di Arezzo. Per impedire alle forze dell’ordine di intervenire quando è scattata la sirena dell’allarme, i ladri hanno prima ostruito tutte le vie di accesso al piccolo paese presso cui ha sede la ditta Salp, Poggio Bagnoli (Arezzo).

Un’operazione fatta usando cinque veicoli del Comune di Pergine tra cui uno scuolabus, un’auto dei vigli urbani, un’auto dell’ufficio tecnico, due vetture di rappresentanza. Chiusa anche la ex statale 69 che collega Arezzo a Firenze. I ladri, dopo aver demolito una parete con un escavatore hanno divelto il ‘caveau’ della ditta portando via l’oro e una cassaforte con altro metallo già lavorato e semilavorato. Poi sono scappati. Sul furto indagano i carabinieri.

Non è la prima volta che l’azienda viene derubata. Cinque anni fa i ladri si calarono dal tetto portando via oro mentre due anni fa il tentativo fallì per l’intervento della polizia. Ma questo furto allunga la serie che dal giugno del 2010 ad oggi ha portato ad Arezzo e nella provincia – uno dei tre maggiori distretti industriali della produzione orafa con Vicenza e Valenza Po (Alessandria) – a circa una trentina i furti fatti ai danni di altrettante ditte orafe di cui sono stati assaltati i sotterranei blindati dove vengono custoditi l’oro da lavorare e altre materie preziose.

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