Arrestata "Maddof" dei castelli romani: prometteva rendimenti del 30%

ROMA, 13 OTT – Prometteva ai clienti guadagni facili con rendimenti semestrali che raggiungevano anche il 30% dei capitali investiti, senza mai farli ottenere ai suoi clienti. Una vicenda che ricorda molto da vicino il caso di Gianfranco Lande, il Maddof dei Parioli, ma questa volta a capo del gruppo di promotori abusivi (mai iscritti alla Consob) c'e' una donna: Simonetta Mallone, 46 anni, ex proprietaria di un ristorante a Colleferro, centro della periferia sud di Roma. La Lande dei Castelli si faceva dare il denaro garantendo l'acquisto di immobili in stato pre-fallimentare, operazioni che pero', non venivano mai effettuate, intascando i soldi ricevuti.

La donna e' finita agli arresti domiciliari, cosi' come gli altri due ''colleghi'', con l'accusa di raccolta abusiva di denaro e truffa. Oltre alle misure cautelari, sono state eseguite dieci perquisizioni domiciliari.

Le indagini delle Fiamme gialle del gruppo di Frascati, partite dai ''Castelli romani'', si sono progressivamente estese nella capitale ed in altre localita' italiane. Circa venti le denuncie da parte dei clienti truffati che raccontavano di quanto messo in piedi dalla Mallone, chioma color viola e grande affabulatrice.

Alcune vittime hanno raccontato agli investigatori di aver consegnato denaro contante o assegni e ricevuto in cambio una fotocopia o un foglietto di carta scritto a mano, quale ricevuta.

Secondo gli inquirenti il giro d'affari dell'organizzazione ammontava a circa cinque milioni.

Mallone, cosi' come Lande, era riuscita ad accreditarsi nei salotti della ''Roma bene'' e dei ''Castelli romani'', proponeva agli interessati investimenti con prospettive di remunerazione altamente allettanti.

Per ammaliare i potenziali clienti, l'insospettabile signora, che si avvaleva di una rete di collaboratori, parenti ed amici, millantava di essere avvocato titolare di una cattedra presso una prestigiosa universita' con sede a Milano e si spacciava per promotore finanziario, con consolidata esperienza nel settore delle ristrutturazioni aziendali e degli investimenti immobiliari e finanziari.

Complesso il metodo utilizzato per simulare l'esistenza di organizzazione efficiente ed affidabile. Inizialmente la Mallone effettuava operazioni di modico importo, a fronte delle quali corrispondeva regolarmente gli interessi promessi. In altri casi, rilasciava assegni a garanzia che rinnovava ad ogni scadenza, senza mai restituire il capitale e versare gli interessi.

Per tranquillizzare i clienti (alcuni sono giunti a consegnare alla donna fino a 2 milioni di euro) che minacciavano di ricorrere all'autorita' giudiziaria, la falsa promotrice finanziaria induceva gli stessi a farsi consegnare gli assegni a garanzia rilasciati e contestualmente a fargli firmare delle scritture private, nelle quali dichiarava di aver ricevuto il denaro a titolo di prestito personale.

Il gruppo era composto poi da una schiera di specialisti, tutti con un ruolo definito: dal procacciatore al ''legale'' e, per restii ad ''investire'', era pronto un finto dirigente che, presentandosi con altre generalita', rassicurava i potenziali clienti sulla convenienza e la sicurezza degli investimenti proposti. Il denaro raccolto veniva poi portato in citta' elvetiche utilizzando il classico sistema dello ''spallone'', per poi finire in societa' finanziarie.

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