È stato arrestato con l’accusa di estorsione Fabrizio Favata, l’imprenditore che aveva raccontato di aver portato nella casa di Silvio Berlusconi il nastro con la ormai famosa telefonata di Piero Fassino con l’ex numero uno di Unipol, Giovanni Consorte in cui Fassino diceva: “Ma abbiamo una banca?”.
Favata è accusato di estorsione ai danni di Roberto Raffaelli, un imprenditore che fornisce servizi di supporto tecnico, tra cui materiale per le intercettazioni, all’autorità giudiziaria, perchéavrebbe minacciato di denunciarlo alla magistratura oppure di rivolgersi alla stampa per raccontare che aveva rivelato atti d’indagine coperti da segreto.
Sia Favata sia Raffaelli erano già indagati nell’ambito di un’inchiesta del pm Massimo Meroni per accesso abusivo in sistema informatico in relazione alla vicenda della telefonata di Fassino.