Ha messo a segno sei colpi in pochi giorni: stessa zona, stessa modalità e soprattutto stesso biglietto. «Ho una pistola in tasca, prendi i soldi dalla cassa. Andrà tutto bene e stai calma», diceva alle cassiere spaventate dell’Eur a Roma che si vedevano minacciare da un rapinatore muto.
Luogo prescelto dal torinese di 43 anni, arrestato dai carabinieri e portato nel carcere di Regina Coeli, erano i supermercati: almeno sei svaligiati tra il 29 dicembre e il 2 gennaio, altri probabilmente in lista. A casa i militari hanno trovato il suo strumento d’azione, un foglio bianco a righe con delle scritte a penna.
Con quel biglietto preparato ad hoc di suo pugno il rapinatore seriale ha fatto rivivere uno dei film celebri di Woody Allen, “Prendi i soldi e scappa”. Nella pellicola del regista newyorkese sul foglietto per derubare le cassiere c’era un refuso (apite con calma invece che agite) che rendeva esilarante la scena, mentre nel revival capitolino tutte le parole erano chiare e comprensibili e soprattutto la scena era reale e per niente divertente per le vittime.
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