Arresti Tav, Caselli: "Ora mi danno del brigatista"

TORINO, 28 GEN – ''Adesso mi hanno definito brigatista'': lo ha detto Gian Carlo Caselli, procuratore di Torino, all'inaugurazione dell'anno giudiziario, riferendosi ai commenti che hanno accompagnato ''il recente intervento giudiziario su gravi reati commessi nella Valle di Susa''.

Il discorso di Caselli era legato alla considerazione che un magistrato deve sempre restare indipendente dal potere politico e non puo' mai essere considerato da nessun osservatore ''in sintonia'' con un governo.

''Invece – ha detto – sempre piu' gli interventi giudiziari vengono valutati non in base ai criteri della correttezza e del rigore ma in base all'utilita' per questa o quella fazione. Solo cosi' si spiega come lo stesso magistrato (e parlo del sottoscritto, scusandomi per la personalizzazione) possa essere definito, a seconda di quel che sta doverosamente facendo, fascista, comunista e mafioso. Da ultimo persino brigatista, posto che qualche disinvolto commentatore ha riesumato una formula cara alle Br, 'geometrica potenza', per applicarla al recente intervento giudiziario su gravi reati commessi nella Valle di Susa''.

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