Ascoli Piceno, poliziotti pro-Salvini: la questura apre inchiesta

Ascoli Piceno, poliziotti pro-Salvini: la questura apre inchiesta

ROMA – Lo scatto, pubblicato su Facebook dal senatore della Lega Paolo Arrigoni riprende due poliziotti in divisa ad un gazebo a “sottoscrivere una raccolta firme a sostegno del Ministro Salvini” in  in piazza Arringo, ad Ascoli Piceno.

“Un atto di generosità e coraggio”, chiosa l’esponente leghista, sul quale però la Questura di Ascoli Piceno ora vuole vederci chiaro anche perché i due agenti erano, come testimoniano le divise, in servizio. Per questo la Questura del capoluogo marchigiano ha aperto “un’inchiesta amministrativa per l’accertamento dei fatti”.

Il senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, sui social ne aveva fatto un vanto del gesto dei due agenti aggiungendo che la Lega li difenderà “in ogni sede”. “Ieri ho pubblicato questa foto -spiega in un post oggi- La foto di due agenti di polizia che con un atto di generosità e coraggio, nelle Marche hanno voluto sottoscrivere la raccolta firme a sostegno del ministro dell’Interno Salvini.

Poche ore dopo l’ho cancellata per ragioni di privacy e per rispetto a quei due ragazzi, sapendo che c’era il rischio che venisse strumentalizzata da chi non vede l’ora di infangare il lavoro delle nostre Forze dell’Ordine. Cosa che è prontamente avvenuta”. E correda la riflessione con lo scatto che ritrae un poliziotto in divisa piegato a firmare a un banchetto, e un altro in piedi che sembra aspettarlo. Le facce di entrambi sono state pixelate per non renderle riconoscibili.

“Eppure quando i colleghi e le colleghe di quei due agenti vengono insultati o malmenati da spacciatori, clandestini, criminali o dai centri sociali nessuno muove un dito per esprimere indignazione”, continua Arrigoni, che aggiunge: “quei due ragazzi hanno voluto manifestare la libertà di esprimere la loro opinione e la Lega e Matteo Salvini li tuteleranno in ogni sede”. Da qui l’appello a far sentire loro il sostegno.

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