Ashley Olsen al Montecarla, poi…strangolata con una corda

Ashley Olsen al Montecarla, poi...strangolata con una corda
Ashley Olsen al Montecarla, poi…strangolata con una corda (foto Facebook)

FIRENZE – Ashley Olsen strangolata da un laccio o una corda, non a mani nude. Si fa largo l’ipotesi che la donna americana trovata morta a Firenze possa essere stata vittima di un gioco erotico finito male. Quello che sembra certo (e lo scrivono anche i tabloid) inglesi, è che Ashley abbia passato la notte in un night del capoluogo toscano, il Montecarla. Non ci sono elementi che fanno pensare a una colluttazione fra Ashley e il suo assassino.

Ora, scrive l’Ansa, saranno gli esami sui campioni estratti dal cadavere a stabilire se vi sia stato un rapporto sessuale. La procura ha anche disposto anche analisi chimico-tossicologiche. Al momento, la procura non ha dato il nulla osta alla sepoltura. Ancora non ci sono indagati. In base a quanto emerge dalle indagini, non ci sono immagini che riguardino il portone della casa, ma gli inquirenti stanno lavorando su numerosi video. Dalle testimonianze emerge che la notte fra giovedì e venerdì Ashley è uscita dalla discoteca da sola, intorno alle 3-4 del mattino. Il cadavere è stato trovato alle 14 di sabato 9 gennaio.

Adesso quindi le indagini si stanno concentrando intorno al Montecarla, un circolo privato nel pieno centro di Firenze. Un club del quale il Daily Mail pubblica le foto in esclusiva.

La Nazione anche parla del locale, al centro dell’indagine:

E’ il «Montecarla» il punto «X» dell’indagine sull’omicidio di Ashley Olsen. Perché parte di lì, dallo storico locale di via de’ Bardi, l’ultima notte della trentacinquenne americana. E perché in quel locale, secondo gli investigatori della squadra mobile, potrebbe aver avuto un incontro risultato fatale.

Ashley Olsen era quella che si definisce un’habitué del club, del resto molto apprezzato da buona parte della comunità degli statunitensi di stanza a Firenze. “Veniva spesso da noi, ci dispiace molto per quello che le è capitato”, commentano i gestori del locale.

Era quindi un volto conosciuto soprattutto per le ragazze che vi lavorano. Una in particolare sarebbe rimasta colpita da qualcosa di inusuale accaduta giovedì sera. Stava lavorando proprio vicino ad Ashley e alla sua amica: le avrebbe sentite parlare a voce alta e poi discutere sul prosieguo della serata, come avrebbe successivamente raccontato. La scena le è rimasta impressa e se ne sarebbe ricordata subito dopo la scoperta della morte della giovane statunitense. Una discussione fra amiche, dunque.

E poi? A un certo punto la trentacinquenne avrebbe ricevuto una telefonata che di fatto avrebbe troncato ogni discorso: l’amica se ne sarebbe andata senza Ashley, al contrario assolutamente decisa a tirare tardi. E forse anche già un po’ «allegra» grazie a qualche cocktail.

 

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