ROMA – “Un orco mi ha mangiata ma la cosa più sconvolgente sono le accuse delle donne italiane e la criminalizzazione delle vittime di violenze”. Intervistata da Gianmaria Tammaro per La Stampa, Asia Argento parla dopo aver denunciato di essere stata violentata dal produttore cinematografico Harvey Weinstein. L’attrice aveva deciso di rimanere in silenzio ma le polemiche che l’hanno travolta, mettendo in dubbio la veridicità della sua testimonianza e la sincerità dei suoi sentimenti, l’hanno convinta a tornare a parlare.
Ecco alcuni passaggi dell’intervista de La Stampa.
Perché ha deciso di rivelare questa storia a distanza di tanti anni? «Non sono l’unica che ha deciso di parlare adesso. Hanno parlato tutte ora. “Perché non avete parlato prima?”, ci chiedono. Perché Harvey Weinstein era il terzo uomo più potente di Hollywood. Ora è diventato il duecentesimo e il suo potere e la sua influenza si sono sensibilmente ridotti. Prima non c’erano stati scandali sessuali come quello di Bill Cosby. E se avessimo parlato allora, noi donne non saremmo state credute. Saremmo state trattate come delle prostitute. Come, tra l’altro, sta succedendo qui in Italia: una cosa di cui mi dispiace tremendamente».
Che cosa l’ha ferita maggiormente? «Non ho ricevuto nessuna critica per il mio comportamento in nessun altro Paese. Ci sono amici che mi mandano articoli usciti in tutto il mondo, in cui nessuno si permette di fare “victim blaming”, di colpevolizzare le vittime. Nessuno all’estero. Guardi invece che cosa stanno facendo in Italia contro noi vittime. La cosa più sconvolgente è che ci sono anche donne tra queste persone. Donne che stanno scrivendo contro di me. Donne che mi stanno denigrando. E questo è grave. Perché sono sicura che anche tante tra queste donne hanno vissuto o anche solo visto cose del genere. E ora fanno finta di niente. Mi accusano di esserci stata».
Intanto in una intervista pubblicata dall’Hollywood Reporter, Bob Weinstein aveva chiesto che suo fratello Harvey, “malato e depravato” fosse cacciato dall’Accademia degli Oscar, come poi è avvenuto. “Voglio che abbia la punizione che merita”, ha aggiunto. Anche un’altra attrice, Lysette Anthony, ha detto di aver denunciato alla polizia di essere stata violentata da Weinstein a Londra negli anni ’80. Si tratterebbe dello stesso episodio sul quale è trapelata notizia di un’indagine da parte della polizia inglese. L’attrice, che sta recitando nella soap opera “Hollyoaks” ha detto al Sunday Times che Weinstein l’ha violentata alla fine degli anni ’80 dopo essersi presentato nella sua casa di Londra, e di essere rimasta “disgustata e imbarazzata” dopo l’aggressione. L’attrice ha postato un tweet dopo la denuncia: “Ho appena denunciato un crimine di molti anni fa. Sto male. Molto triste”.