Assegno universale per tutti i figli fino alla maggiore età. A partire dal 2021, la promessa del Governo Assegno universale per tutti i figli fino alla maggiore età. A partire dal 2021, la promessa del Governo

Assegno universale per tutti i figli fino alla maggiore età. A partire dal 2021, la promessa del Governo

Assegno universale per tutti i figli fino alla maggiore età. A partire dal 2021, la promessa del Governo
Crollo nascite: dal 2021 assegno universale per tutti i figli (Ansa)

ROMA – Per contrastare il crollo verticale delle nascite in Italia, la politica prova a fornire delle soluzioni di lungo periodo. Il Governo in carica ha messo in cantiere il Family Act, con in prospettiva l’approdo a un assegno universale che accompagni tutti i nuovi nati dalla culla alla maggiore età. Lo ribadiscono la ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti  e il viceministro dell’Economia Laura Castelli.

Assegno universale per ogni figlio (in base al reddito)

“Un assegno universale per tutti i figli dalla nascita all’età adulta, a partire dal primo gennaio 2021. Il ‘quanto’ sarà in base al reddito, perché è un incentivo a valorizzare ogni figlio in quanto cittadino di cui ci dobbiamo prendere cura. Le famiglie riceveranno soldi che non saranno tassati”. Lo annuncia la ministra delle Pari opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, in un’intervista a Repubblica.

“La denatalità è il segnale drammatico della mancanza di speranza e quando manca la speranza bisogna dare fiducia e prospettive con politiche non solo assistenziali e in un progetto organico”, osserva Bonetti. “Con il Family Act cerchiamo di segnare un cambio di tendenza significativo, cambiamo passo sulle politiche familiari”.

Family Act per contrastare la recessione demografica

“Nel 2020 ne abbiamo anticipato una parte – prosegue – ma poi nella manovra abbiamo creato un collegato per rendere strutturali le politiche che intendiamo mettere in campo. La scommessa è stata quella di proporre non una misura, ma un sistema organico e coerente di misure che possano attivare un processo positivo di crescita per contrastare la recessione demografica”.

Tra queste, oltre all’assegno universale per i figli, c’è “il riconoscimento delle spese educative”, dice Bonetti. “Le famiglie investono risorse per l’educazione dei figli e questo è un valore. Le spese vanno rimborsate o defiscalizzate. Mi riferisco alle spese per gli asili nido, per la baby sitter e, quando i figli crescono, ai corsi di musica, sport”. (fonte Ansa)

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