Astici-aragoste legate: pescivendolo a processo a Torino

Astici-aragoste legate: pescivendolo a processo a Torino
Astici-aragoste legate: pescivendolo a processo a Torino (foto Ansa)

TORINO – Maltrattamento su astici e aragoste: un pescivendolo alla fine è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti su animali ma la notizia è che è andato a processo: l’uomo era accusato di avere seviziato tre astici e due aragoste. La curiosa vicenda giudiziaria, riportata da La Repubblica, è avvenuta a Torino.

Secondo la denuncia degli animalisti e il pm Antonio Rinaudo, sul suo banco al mercato di Porta Palazzo li teneva,vivi, sul ghiaccio e con le chele fasciate da elastici, pratica che però è vietata dalla legge. Il giudice Sergio Favretto lo ha però assolto “per la particolare tenuità del fatto”.

Come spiega Sarah Martinenghi su Repubblica: Nei guai giudiziari è finito il titolare di un banco di pesce (assistito dall’avvocato Gianluigi Marino), che ogni giorno vende i suoi prodotti in due mercati di Torino. Aveva esposto “in un banco vetrina tre astici e due aragoste direttamente sul ghiaccio, fuori dall’acqua”, agendo così, secondo il pm Antonio Rinaudo che aveva firmato il decreto di citazione a giudizio, “con crudeltà ” nei confronti dei crostacei.

Animali che comunque di lì a poco, sarebbero finiti cucinati in una pentola, e che, anche per questo, non sono stati sequestrati. Ma il reato di cui è stato accusato rientra nei delitti contro i sentimenti degli animali, e chiunque li sottopone a sevizie, fatiche e maltrattamenti rischia la reclusione da tre a 18 mesi o la multa da 5 mila a 30 mila euro.
Il processo si è concluso con l’assoluzione per “la tenuità del fatto”, ma l’intero iter giudiziario ha destato curiosità, tanto che la sentenza è stata ora pubblicata su “Diritto penale contemporaneo”, una delle principali riviste on line del settore legale.

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