Attacco hacker alla Siae, le richieste di riscatto via sms a Samuele Bersani, Al Bano e altri: "Dacci 10mila euro" Attacco hacker alla Siae, le richieste di riscatto via sms a Samuele Bersani, Al Bano e altri: "Dacci 10mila euro"

Attacco hacker alla Siae, le richieste di riscatto via sms a Samuele Bersani, Al Bano e altri: “Dacci 10mila euro”

E’ arrivata via sms la richiesta di riscatto degli hacker della Siae che il 15 ottobre scorso hanno violato il sito web della società che tutela i diritti di autore, trafugando i dati degli artisti iscritti. 

Nella mattinata di venerdì il gruppo di hacker ha già pubblicato sul dark web 1,95 gigabyte dei 70 sottratti alla Siae. In un messaggio pubblicato sul loro sito hanno inoltre messo in vendita tutto il “malloppo” per 500.000 dollari. 

“La società non è voluta scendere a patti – hanno scritto – Il prezzo di tutti i dati è 500.000 dollari”. E poi, un messaggio agli artisti: “Rappresentanti delle celebrità, contattateci per riscattare i dati. Dopo la vendita i dati saranno cancellati”.

Dalle prime verifiche sembrerebbero al momento solo dati anagrafici e carte di identità di alcuni artisti. Ma tra i dati rubati ci sono file relativi anche a numeri di telefono, iban bancari, carte di credito e altre informazioni sensibili.

Attacco hacker Siae, l’indirizzo Ip russo

L’azione, partita da un indirizzo Ip russo, è stata rivendicata dal gruppo Everest. Sarebbero stati esfiltrati circa 70 gigabyte di dati ed è stato chiesto un riscatto per evitarne la pubblicazione. La richiesta fatta alla Siae è di tre milioni di euro in bitcoin. I documenti sottratti sono circa 28 mila. 

La Procura di Roma ha formalmente aperto un fascicolo di indagine per tentata estorsione e accesso abusivo a sistema informatico. Le indagini sono state affidate alla Polizia postale.

Attacco hacker Siae, la richiesta di riscatto ad Al Bano e Samuele Bersani

Intanto, secondo quanto riferito da alcuni cantanti, sono partite le prime richieste di riscatto personalizzate. Tra questi figurano anche Al Bano e Samuele Bersani. 

Con un sms inviato agli artisti gli hacker chiedono il pagamento di 10 mila euro in bitcoin a ciascuno. 

“Benvenuto nel Darkweb – si legge nel messaggio –  abbiamo tutte le informazioni, numero di telefono, indirizzo, Iban, se non vuoi che non vengano rese pubbliche paga tramite BTC (bitcoin, ndr) al seguente indirizzo 10.000 euro entro e non oltre il giorno 22″.

Segue il codice di un wallet in criptovalute, che secondo l’agenzia Agi, è realmente esistente, ma al momento non si registrano transazioni né in entrata né in uscita. Vale a dire che nessuno degli artisti contattati ha deciso al momento di pagare.

Su questi episodi sono in corso verifiche da parte degli inquirenti.

 

 

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