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Brindisi, in questura un sospetto. Riconosciuto per la “mano offesa”

di Alberto Francavilla |21 Maggio 2012 18:07

La scuola Morvillo Falcone dopo l'attentato

BRINDISI – Sarebbe stato individuato grazie alla mano “offesa” il presunto attentatore della scuola Movillo-Falcone di Brindisi e soprattutto si troverebbe in Questura a Brindisi. Scrive il Corriere della Sera che la menomazione fisica è “chiaramente visibile” nel video del chiosco di fronte alla scuola.

L’uomo, scrive il sito di Repubblica, “è alto 1,70 e porta occhiali con montatura in metallo e vive nel rione Sant’Elia”. Secondo Enrico Mentana il presunto attentatore si chiamerebbe Claudio Strada.

Intanto è cambiato il reato ipotizzato per l’attentato: da strage si indaga ora per strage aggravata dalla finalità di terrorismo (reato contemplato nell’articolo 270 sexies codice penale). La conferma è arrivata dal procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso che ha parlato di ”finalità evidenti”.

”Tolta l’ipotesi del fine personale nei confronti delle vittime – ha spiegato Grasso – non c’è dubbio che qualsiasi altra ipotesi ha un effetto di terrorismo sia che venga fatto da un singolo isolato, sia da un pazzo, sia da un’organizzazione eversiva, dalla mafia o dalla Sacra Corona Unita. In ogni caso – ha concluso – l’effetto è terroristico, intimidatorio e questo produce la competenza della Procura distrettuale Antimafia o di quella competente per atti di terrorismo”.

L’art. 270 sexies del codice penale considera ”con finalita’ di terrorismo le condotte che, per la loro natura o contesto, possono arrecare grave danno ad un Paese o ad un’organizzazione internazionale e sono compiute allo scopo di intimidire la popolazione o costringere i poteri pubblici o un’organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto o destabilizzare o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche e sociali di un Paese o di un’organizzazione internazionale, nonché le altre condotte definite terroristiche o commesse con finalità di terrorismo da convenzioni o altre norme di diritto internazionale vincolanti per l’Italia”.

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