Aumentano i pedaggi e le arterie a pagamento in autostrada. La mappa dei rincari tratta per tratta

Il casello di Fiano Romano visto dall'alto

Sono entrate in vigore oggi giovedì 1 luglio le nuove tariffe per i pedaggi nelle autostrade italiane. Secondo alcuni calcoli, a causa degli aumenti, gli automobilisti italiani dovranno pagare circa 120 euro per spostarsi lungo le autostrade italiane. Soldi che peseranno maggiormente sulle tasche dei pendolari che ogni giorno, per studio o per lavoro, utilizzano la rete autostradale.

La riforma, ribattezzata il “balzello di Tremonti”, prevede un innalzamento delle tariffe che va a colpire tutte le tratte autostradali, con rincari fino al 5 per cento. La novità che ha irritato molti è però la trasformazione in strade a pagamento dei 1.270 chilometri di rete stradale che fino a ieri era gratuita. Il Grande Raccordo Anulare, così come la Tangenziale di Torino e altre arterie, sono state trasformate a pagamento grazie a una forma di pagamento indiretta. Chi arriva a Roma da una delle tre autostrade, la A1, la A12 o la A24, deve pagare infatti anche la quota per il raccordo in uno dei 9 caselli in entrata. Chi parte da Roma e si dirige in una qualsiasi autostrada, paga invece la quota per il raccordo al primo casello di uscita.

Cifre alla mano, per chi in macchina percorre la Roma Nord-Milano Sud si passa da 33,10 a 34,90 euro. Sulla Roma Sud-Napoli, il pedaggio passa da 14,60 a 16,10 euro, mentre sula Roma Nord-Firenze Certosa si passa da 14,80 a 17,50 euro. In questo tratto, l’aumento è fra i più alti perché si deve pagare sia per il Raccordo che per la Firenze-Siena, arteria gratuita ora diventata a pagamento.

Il nuovo regolamento per il pagamento dei pedaggi ha stabilito che sono 26 i caselli dove si pagherà di più per il passato. Quindi, come ha sottolineato La Repubblica, per quanto possa sembrare paradossale, un’automobilista che utilizza il casello di Fiano Romano (inserito nell’elenco) e esce a Settebagni perché deve utilizzare la Salaria per andare a lavoro, da oggi è costretto a pagare comunque di più. Questo perché a Fiano Romano si deve pagare obbligatoriamente la quota anche per il Grande Raccordo Anulare, anche se l’automobilista in questione non lo utilizzerà mai. Stesso discorso per chi usa la A24 per entrare a Roma, pur non usando il raccordo.

Sulla Salerno-Reggio Calabria, sottolinea sempre La Repubblica, esiste invece un modo per non pagare nessun pedaggio. È sufficiente non utilizzare i caselli di Cava de’ Tirreni e Nocera e uscire o entrare da Battipaglia.

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