Auto: truffi l’assicurazione? Per Cassazione non c’è aggravante

Pubblicato il 19 Ottobre 2009 - 21:44 OLTRE 6 MESI FA

Non scatta alcuna circostanza aggravante per chi truffa le assicurazioni, ad esempio falsando le attestazioni di rischio in relazione alla polizza per la responsabilità civile conseguente alla circolazione dei veicoli. Lo sottolinea la Cassazione nella sentenza 39301.

La Suprema Corte, accogliendo il ricorso di un imputato condannato a un anno di reclusione e seicento euro di multa inflitti con la circostanza aggravante per aver truffato l’assicurazione, rileva che l’attività svolta dalla compagnia di assicurazione «si inquadra nell’ambito del diritto privato, con la conseguenza che i suoi dipendenti o collaboratori non rivestono, nell’ambito della stipulazione dei contratti di assicurazione per la responsabilità civile, la qualifica di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio».

La natura giuridica delle compagnie di assicurazione, secondo la Cassazione, «resta eminentemente commerciale, anche se ad uno dei rami in cui tale attività di esplicita è collegato un interesse di carattere generale». Pertanto la Cassazione ha dichiarato prescritto il reato nei confronti di Lorenzo C. che risponderà solo civilmente dei danni provocati dalla sua truffa.