Autopsia conferma, la “santona di Matera” si è suicidata

Pubblicato il 18 Gennaio 2010 - 18:02 OLTRE 6 MESI FA

Nicolina Taddonio, di 61 anni – conosciuta come la “santona di Matera” – trovata morta ieri nel suo letto dalla badante, si è suicidata. E’ la conclusione, anche se ancora ufficiosa, alla quale è giunta l’autopsia, eseguita oggi 18 gennaio sul cadavere di Taddonio, che nella prima metà degli anni ’90 fondò a Matera una comunità religiosa mai riconosciuta dalla Chiesa cattolica.

L’autopsia, durata alcune ore, è stata eseguita da Antonio De Donno, su disposizione del pubblico ministero, Annunziata Cazzetta: sul cadavere di Taddonio non sono stati trovati segni di violenza. L’ipotesi che la donna si fosse suicidata era già emersa ieri, durante il sopralluogo dei Carabinieri e dopo l’interrogatorio della badante, del convivente di Taddonio e dei medici che l’hanno soccorsa, proprio su richiesta della collaboratrice domestica.

La donna, che aveva ingerito un fazzoletto di carta, soffriva da tempo di crisi depressive e pare avesse già tentato il suicidio. Dopo la fondazione della comunità religiosa, Nicolina Taddonio era stata accusata di aver approfittato della credulità delle persone che aveva raccolto intorno a sé: nel 2007, però, era stata assolta da ogni accusa dal Tribunale ma – secondo quanto si è appreso – la vicenda l’aveva segnata profondamente.