Le sanzioni elevate gli Autovelox automatici possono essere annullate previo ricorso se l’ente accertatore non produce in giudizio la foto utilizzata per elevare la contestazione. Il tutto se il verbale è redatto in un momento successivo all’infrazione, tramite attività d’ufficio. Questo il principio che emerge dalla sentenza n. 2430, emessa dal Giudice di Pace di Cassino.
Autovelox automatici e la multa nulla
“Il verbale di accertamento della violazione – si legge nei motivi della decisione – fa piena prova sino a querela di falso limitatamente ai fatti attestati dal pubblico ufficiale rogante come da lui compiuti ovvero come avvenuti in sua presenza, ma non si estende alla verità sostanziale di tali dichiarazioni ovvero alla fondatezza di apprezzamenti o valutazioni del verbalizzante”.
Nel commentare la sentenza, All-In Giuridica, periodico specializzato, chiarisce: “L’ente accertatore non può limitarsi a produrre in giudizio il verbale con cui è stata contestata l’infrazione all’automobilista ma è tenuto a fornire al giudice elementi idonei a dimostrare la fondatezza della propria pretesa”.
Il ricorso contro la multa
Nel caso in particolare, il ricorso era proposto contro una sanzione per eccesso di velocità elevata. Registrata in un paese in provincia di Frosinone con un’apparecchiatura automatizzata. Il verbale poi redatto in un secondo tempo, da un agente accertatore che aveva esaminato la documentazione fotografica. Le immagini di prova, però, non sono state prodotte in giudizio e questo ha portato il Giudice a decidere per l’annullamento della contestazione.