Autovelox, dimezzati i soldi delle multe agli enti locali

Il decreto del governo dimezza i proventi per gli enti locali dalle multe per eccesso di velocità (Foto Lapresse)
Il decreto del governo dimezza i proventi per gli enti locali dalle multe per eccesso di velocità (Foto Lapresse)

ROMA – I Comuni che in questi anni hanno fatto cassa grazie agli autovelox dovranno trovare un altro espediente per rimpinguare i propri conti: dal primo gennaio 2013, scrive il Sole 24 Ore, la metà degli incassi degli enti locali grazie agli autovelox andrà ai gestori delle strade.

L’intento del governo, che ha stilato il decreto ministeriale, è quello di far mettere in sicurezza le strade e scoraggiare gli enti locali che controllano la velocità solo per far cassa.

Tra le altre norme della bozza del decreto che attua la riforma del 2010 c’è anche l’esenzione per i mezzi di polizia statali. 

Dal 2013, poi, i controlli sulla velocità media saranno possibili anche su tratti di strada in cui ci sono dei cantieri e quando piove. 

Ma la novità più importante riguarda proprio i soldi incassati attraverso le multe fatte con gli autovelox e la gestione separata dei proventi delle multe. Dal primo gennaio del 2013 i Comuni e le Province, comprese quelle autonome di Trento e Bolzano, avranno l’obbligo di contabilizzare i proventi che arrivano da queste sanzioni separatamente da quelli relativi ad altre infrazioni al Codice della Strada.

I soldi incassati come pagamento per le violazioni ai limiti di velocità dovrebbero poi essere ripartiti fra ente locale ed ente proprietario della strada entro il 31 gennaio del 2014. In futuro, spiega il Sole 24 Ore, la ripartizione dovrebbe avvenire sempre entro il 13 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, ma ai proventi si aggiungeranno anche quelli incassati per violazioni degli anni precedenti.

Dalla novità, sempre secondo le anticipazioni del Sole 24 Ore, dovrebbero essere escluse le somme derivanti dalle multe per eccesso di velocità su autostrade, strade statali e strade di interesse statale con gestione regionale: in questi casi i proventi dovrebbero andare direttamente allo Stato se l’accertamento è gestito dall’ente locale, o all’ente di proprietà della strada se è questo che gestisce l’autovelox.

 

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