MILANO – Autovelox a Milano: sono da annullare tutte le multe notificate oltre i 90 giorni successivi all’infrazione. La decisione arriva dal Ministero dell’Interno ed è una tegola per il Comune di Giuliano Pisapia. Multe nulle, crediti non più esigibili. E prassi totalmente da cambiare.
A Milano, infatti, una volta fotografato l’automobilista che correva troppo se la prendevano comoda. Prima dell’arrivo del verbale potevano passare anche otto o dieci mesi. Una circostanza che aveva causato una pioggia di ricorsi da parte degli automobilisti multati e delle associazioni di consumatori. Alla fine la prefettura di Milano ha scritto al Ministero degli Interni per un “chiarimento interpretativo”. E la risposta, arrivata via lettera, non lascia spazio a dubbi:
“Le perplessità manifestate da codesto ufficio (la prefettura, ndr) appaiono condivisibili. Già a far tempo dalla sentenza numero 198 del 10 giugno 1996, la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del primo comma dell’articolo 201 del Codice della strada, nella parte in cui non fa decorrere il termine per la notificazione ‘comunque dalla data in cui la pubblica amministrazione è posta in grado di provvedere alla loro identificazione’. Appare pertanto indubbio che le ragioni che possono legittimare gli enti cui appartengono gli organi accertatori a superare tali limiti non possono che dipendere da fattori esterni e non da prassi organizzative interne”.
Il Comune, però, interpreta il tutto diversamente. E in una nota spiega:
“il documento del ministero conferma che il momento dell’accertamento è quello in cui gli operatori sono in grado di collegare il fotogramma della targa dell’auto che supera il limite di velocità al proprietario del veicolo. E non costituirebbe quindi impedimento all’invio delle sanzioni”.