“Avanzi popolo”. Da Bari il collettivo anti-spreco: i frigoriferi solidali, il sito per regalare e non buttare il cibo

"Avanzi popolo". Da Bari il collettivo anti-spreco: i frigoriferi solidali, il sito per regalare e non buttare il cibo
La versione di Avanzi Popolo della famosa foto dei Beatles (Fonte: sito web)

ROMA – Hanno appena vinto il premio “Vivere a spreco zero”, sono i promotori di una solidarietà 2.0 che mette a profitto le potenzialità del digitale. Sono di Bari, generosi e spiritosi. Il loro collettivo ha un nome che è tutto un programma: sotto le insegne di “Avanzi popolo” si mettono a disposizione frigoriferi solidali. Sempre pieni, con cibo fresco, sempre libero, chi ha bisogno, di approfittarne. 

In più provano con successo a incrociare domanda – sempre alta vista la crisi – e offerta. Dalle mense alle parrocchie il via vai di portate e vassoi è continuo. Ma vanno aggiunti gli avanzi dei matrimoni che, in Puglia, restano luculliani. Le coppie di sposi aderiscono anche prima di aver detto sì.

Antonio Scotti di Avanzi Popolo dall’inizio dell’avventura solidale segnala che, “il 43% dello spreco alimentare proviene dalle case – e ci piacerebbe le persone mettessero a disposizione quei prodotti che altrimenti finirebbero nella spazzatura”.

“Foodsharing made in Puglia e azioni di contrasto alla povertà attraverso il recupero di cibo in eccesso”. Il messaggio che appare sul sito internet di Avanzi Popolo 2.0 chiarisce subito le cose: la piattaforma Web serve a condividere con chi ne ha bisogno il cibo che rischia di finire sprecato o buttato perché scaduto.

Un’idea che è valsa a Marco Ranieri, 38enne barese, rappresentante legale di Farina 080 (fondata con gli amici Antonio Scotti, Marco Costantino e Antonio Spera) l’onorificenza al Merito della Repubblica assegnate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella “per l’appassionato impegno nel recupero e redistribuzione degli alimenti e nella promozione dell’educazione contro lo spreco”.

Dall’idea iniziale di scambio tra privati si è passati al recupero e ridistribuzione di alimenti provenienti da imprese o eventi che ne hanno in eccedenza. Su Bari è stata avviata una collaborazione con tre pizzerie: volontari dell’associazione consegnano i prodotti in eccedenza alle suore di madre Teresa di Calcutta per la mensa o alle Caritas parrocchiali.

L’associazione, che fra gli sponsor ha anche la squadra di calcio di Bari ed il Comune, vanta per ora oltre 620 iscritti ed è stata in grado di recuperare 11.000 Kg di cibo, che altrimenti sarebbe stato buttato. (fonti Repubblica, Ansa)

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