Aviaria, abbattuti 31mila tacchini a Rovigo

(foto d'archivio)
(foto d’archivio)

ROVIGO – 31.985 tacchini sono stati abbattuti dopo che nei giorni scorsi era stata riscontrata la positività dell’influenza aviaria ad alta patogenicità H5N8 nell’allevamento Delta Energia, in località Gramignara a Porto Viro, in provincia di Rovigo. La Regione Veneto ha già fatto sapere che misure precauzionali saranno applicate nelle zone limitrofe per evitare la diffusione del virus. Ma fortunatamente stando a quanto confermato dai centri europei per il controllo delle malattie, il virus, sebbene resti alta la guardia per evitarne la diffusione, è a basso rischio per l’uomo. “La zona è sotto sequestro cautelativo e limitata agli addetti ai lavori – ha confermato il sindaco Thomas Giacon – La ditta sta procedendo all’abbattimento e allo smaltimento delle carcasse e sono già stati presi tutti i dovuti provvedimenti del caso”.

Altri casi di influenza aviaria H5N8 sono stati registrati negli ultimi mesi in Olanda, Gran Bretagna e Germania. “Ancora una volta ci troviamo a dovere fronteggiare un’emergenza sanitaria proveniente da allevamenti intensivi. Ancora una volta assistiamo al tentativo di addossare le responsabilità esclusivamente a fattori esterni (come gli uccelli selvatici) e non interni al sistema. La verità è che qualsiasi virus si propaga e può mutare molto più facilmente negli allevamenti intensivi, dove decine di migliaia di animali, per genetica già immunodepressi, sono ammassati gli uni sugli altri, in condizioni non rispettose del loro benessere. La natura continua a mandarci un chiaro messaggio: la zootecnia deve cambiare strada e scegliere sistemi maggiormente rispettosi del benessere degli animali” ha commentato Annamaria Pisapia, direttrice di CIWF Italia Onlus.

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