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Aviaria, allarme a Ferrara: 850mila galline da abbattere

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Il virus in uno degli stabilimenti più grandi del territorio

ROMA – Torna l’incubo aviaria in Italia e bisogna abbattere 850.000 galline ovaiole a seguito di un focolaio di influenza che ha colpito alcuni esemplari di un’azienda agricola – la Fiorin – a Codigoro, nel Ferrarese, il più grande allevamento a terra del mondo con 25 ettari e 1,2 milioni di galline.

È quanto riporta “La Nuova Ferrara“, secondo cui il sindaco di Codigoro, Alice Zanardi, ha firmato l’ordinanza di soppressione dei polli. Il provvedimento fa seguito alla positività per il virus influenzale – tipo A sottotipo H5N8, registrato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

L’operazione, visto l’alto numero di capi da abbattere, potrebbe protrarsi a lungo e sarà effettuato da una ditta specializzata e le carcasse saranno portate in un inceneritore di Parma. L’influenza aviaria è arrivata a Codigoro ed ha colpito alcune galline ovaiole all’interno degli stabilimenti della società agricola Fiorin sulla via per Ferrara. Oltre gli animali, andranno distrutte anche tutte le uova prodotte in questi giorni. Il sindaco Alice Zanardi si è vista costretta a procedere con il sequestro sanitario dell’allevamento, uno dei più grossi di tutta la zona, e alla conseguente uccisione di tutti i volatili.

Sottoposti a tutti i tipi di controllo anche i trenta dipendenti dell’azienda considerato che “l’allevamento è da considerare a tutti gli effetti un focolaio di influenza con livello di patogenicità da stabilire”. A entrare nel dettaglio il direttore dell’Unità operativa Attività veterinarie e Igiene allevamenti e produzioni zootecniche Chiara Berardelli: “Negli ultimi anni abbiamo avuto casi simili in allevamenti avicoli dellla Regione, ma dal novembre 2016, da quando cioè il virus H5N8 ha iniziato a girare, non si erano registrati casi in questa provincia”. Fino a pochi giorni fa, dunque, il territorio non era stato toccato. “Non sappiamo ancora il livello di patogenicità ma intanto ogni tipo di provvedimento è stato preso”. Tutte le misure sono state dunque adottate in via prudenziale “e stiamo agendo con la massima cautela”.

Ma come ci si è accorti della presenza del virus? “È stato il veterinario aziendale, evidentemente molto attento, che durante i controlli ha notato i sintomi in alcuni animali ed ha inviato i campioni all’Istituto zooprofilattico di Forlì – va avanti la dottoressa Berardelli – Alle 14,30 è stato interessato il Centro di Padova e dopo la conferma, alle 15, il sindaco di Codigoro ha firmato l’ordinanza. Tutto dunque è stato fatto nel più breve tempo possibile e adesso si lavora 24 ore su 24 perché le operazioni, in questo caso, sono davvero molto grosse”. Tutte le galline devono essere abbattute, naturalmente anche quelle sane perché il rischio di contagio da animale ad animale è alto.

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