Giustizia, avvocati: quattro giorni di sciopero contro la mediazione

ROMA – Altre quattro giornate di sciopero degli avvocati contro la mediazione obbligatoria e per dire no alla ”rottamazione della giustizia civile”. A proclamare la prosecuzione della protesta, che ha gia’ visto i legali incrociare le braccia dal 16 al 22 marzo scorsi, è ancora l’Organismo unitario dell’avvocatura.

I difensori si asterranno dalle udienze il 14 e il 15 aprile, il 26 maggio e il 23 giugno. Nel primo giorno della protesta ci sarà una manifestazione a Roma e il 15 iniziative in diverse città. E sino a giugno si terranno assemblee in tutti i tribunali italiani. Gli avvocati annunciano inoltre che solleveranno in tutti i procedimenti interessati dall’obbligatorietà della mediazione la questione di incostituzionalità.

“La media-conciliazione obbligatoria è solo un grande business, una privatizzazione e rottamazione della giustizia civile. La metà delle camere di conciliazione sono Srl e Spa: dove è l’indipendenza e la terzietà di questi organismi?”, osserva il presidente dell’Oua Maurizio De Tilla, che aggiunge: ”non è accettabile che i diritti dei cittadini vengano affidati a mediatori con 50 ore di formazione e senza alcuna reale preparazione giuridica”. Dagli avvocati arriva percio’ un ”forte sostegno” ai ddl (Benedetti Valentini e Della Monica) calendarizzati al Senato per modificare questo istituto.

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