Baby gang rosa crescono e menano come i maschi violenti: emancipazione distorta, che sta succedendo alle ragazze?

Baby gang rosa crescono e menano come i maschi violenti. Sono le “gang rosa. Sono tante, più di quanto si creda. Fanno raid punitivi, risse, pestaggi , atti vandalici e altro ancora . Il fenomeno è in aumento. Persino la  DIA (Direzione investigativa  Antimafia) giorni fa, nel suo report annuale, ne ha parlato con toni allarmanti. E l’Osservatorio nazionale  Adolescenza ha fornito i dati raccolti su circa 8mila adolescenti tra i 14 e i 19 anni. Eccone due. 

Il 4% delle adolescenti sono  cyber-bulle, il 7% sono semplicemente bulle perché mettono in atto delle prepotenze più di tipo diretto, fisico o verbale.

Diffusa la gogna online . I dati ufficiali sono davvero allarmanti. Due ragazzine su dieci hanno fotografato o filmato un compagno per prenderlo in giro e il 3% ha diffuso false informazioni online su un conoscente o un compagno. C’è anche chi posta in Rete le sevizie su una coetanea.

Rispetto al bullismo tradizionale che si verifica nella vita reale, il cyberbullismo si realizza su internet, sms, messaggistica istantanea  ( testi brevi scambiati in modalità sincrona). Un altro dato che offre la dimensione del fenomeno: Tellonym, il sito di messaggistica istantanea anonima tedesca ( lanciato nel 2016 ) ha più di 10 milioni di utenti in tutto il mondo. Campa di pubblicità e campa bene. Sarahah, la app diretta concorrente e coetanea – nata in Arabia Saudita- dopo un solo anno  e mezzo ha raggiunto un successo mondiale. Conta utenti ovunque, anche in India, Canada, Libano. Vola.

Tornando alle ragazzine è d’obbligo chiedersi: ma che sta succedendo ? Perché le baby gang imitano i maschi violenti?

Soccorre la professoressa lucana Liliana Dell’Osso, direttore della Clinica Psichiatrica dell’Universita’ di Pisa: “ Stiamo assistendo a una sorta di emancipazione distorta. Ad una mascolinizzazione delle ragazze. In pratica assistiamo a una rinuncia delle prerogative femminili a favore di ruoli modellati su stereotipi maschili “. Aggiunge la psicoterapeuta oristanese Maura Manca: “ Vivono sempre con lo smartphone. Postano abusi come fossero selfie al bar. Per queste ragazze la condotta violenta è divertente ed è proprio questo che crea il problema della reiterazione: si perde di vista il movente del sopruso, l’obiettivo diventa solo a massacrare la vittima è creare in lei una condizione di terrore “.

Aumentano i pestaggi con coltelli e bastoni. Il 2% ha ammesso addirittura l’uso di armi. Il loro mantra pare sia solo “ botte & social “. Qualche gang rosa si è data pure un nome, magari mutuato dal Cinema, tipo le sorelle Mustang, le  Blig Ring ( rigorosamente di buona famiglia ),la Girl gang. Di questo passo sarà difficile che nasca un nuovo Club del cucito.

 

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