Baby sitter dà sonnifero a bimba di 4 anni: condannata a 4 mesi

Baby sitter dà sonnifero a bambina di 4 anni

ROMA- Era pagata per controllare i bambini. Lei, invece, ha pensato di farli dormire con un “aiutino” medico: un forte sonnifero che stava per costare la vita alla più piccola di tre fratelli, una bimba di 4 anni. Per questo una baby sitter del Nicaragua, Roxana Talavera, è stata condannata a 4 mesi di carcere.

I genitori le avevano affidato i figli, sicuri che quella sarebbe stata una serata da trascorrere a casa di amici senza pensieri. I tre bambini, due maschi e una femmina, avrebbero visto un film, un cartone animato, per poi andare a dormire. I

La serata però, il 15 ottobre del 2009, non andò come si erano immaginati il padre, medico all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, e la madre dei tre piccoli. Come accertato dalla Procura di Roma e dal Tribunale che lunedì ha condannato a quattro mesi di reclusione la baby sitter, quella sera si sarebbe potuta trasformare in una vera tragedia. Tutta colpa dell’incoscienza della Talavera che decise di somministrare alla bambina di 4 anni alcune gocce di un forte sonnifero perché la piccola, a differenza dei suoi fratellini, tardava a prendere sonno.

Un’iniziativa che stava costando la vita alla bambina. Appena ingerito lo psicofarmaco la piccola cominciò a stare male. Il suo organismo non avrebbe potuto reggere gli effetti del farmaco, un sonnifero che andrebbe somministrato solo sotto stretta prescrizione medica. I genitori, una volta rientrati a casa, si sono subito resi conto che la situazione poteva diventare drammatica e la piccola fu portata al pronto soccorso, dove venne sottoposta ad una terapia urgente di disintossicazione. Per questa vicenda i genitori hanno deciso di presentare una denuncia.

Nel corso del processo si sono costituiti parte civile, con l’assistenza dell’avvocato Donatella Amicucci. Il giudice monocratico ha disposto anche dei risarcimenti: alla bambina andranno quattromila euro, mentre al padre e alla madre la baby sitter dovrà versare tremila euro.

Comments are closed.

Gestione cookie