Baby squillo, altri nomi: figlio del parlamentare, quelli di Bankitalia, Fao…

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Marzo 2014 - 09:30 OLTRE 6 MESI FA
Baby squillo, altri nomi: figlio del parlamentare, quelli di Bankitalia, Fao...

Baby squillo, altri nomi: figlio del parlamentare, quelli di Bankitalia, Fao…

ROMA – Il manager di Bankitalia, il figlio del parlamentare, i funzionari della Fao… La lista dei clienti delle baby squillo dei Parioli si allunga e quello di Mauro Floriani, super manager Trenitalia e marito della Mussolini, non è il solo nome che scotta.

Tra le persone iscritte al registro degli indaganti, almeno 20, perché incastrate dai tabulati telefonici delle due giovanissime e dei loro sfruttatori, ce ne sono altre che oltre all’appartamento di viale Parioli, frequentano assiduamente i palazzi del potere. Nei prossimi giorni dovrà presentarsi in procura il figlio di un parlamentare di centrodestra: sui giornali, per il momento, non si fa il nome.

Mentre c’è quello di Andrea Cividini, supermanager di Bankitalia, ingegnere elettronico, nominato di recente vice capo del Dipartimento informatica della Banca centrale. Il suo cellulare compare tra quelli dei clienti assidui. Cividini è stato ascoltato in Procura, accompagnato dal suo avvocato.

E ancora, ci sono pure tre funzionari della Fao, un avvocato e un dipendente del colosso finanziario Ernst & Young. Tutti nomi eccellenti: i loro numeri, spesso anche aziendali, ricorrono più volte nei tabulati telefonici.

Scrive Maria Elena Vincenzi sul quotidiano la Repubblica che:

Proprio per questo la loro identificazione ha richiesto tempi più lunghi: gli investigatori hanno dovuto accertare a chi corrispondeva quel numero di telefono. Sotto accusa sono finiti coloro che hanno avuto più di un contatto con le due studentesse. Alcuni sono anche stati fotografati dai carabinieri mentre entravano e uscivano dal palazzo dove le due adolescenti si vendevano, altri, invece, sarebbero stati incastrati, appunto, dai tabulati telefonici. Molti di loro, poi, sono stati riconosciuti dalle due studentesse e chiamati per nome.

Chi non è ancora stato sentito, verrà convocato nei prossimi giorni. Uno ha già chiesto di patteggiare la pena, ammettendo ogni responsabilità.