Baby squillo Parioli, si indaga sul suicidio del tecnico Enea

Baby squillo Parioli, si indaga sul suicidio del tecnico Enea
Baby squillo Parioli, si indaga sul suicidio del tecnico Enea

ROMA – Il suicidio del tecnico dell’Enea di 53 anni scomparso a Roma il 29 aprile e ritrovato cadavere il 6 maggio potrebbe essere legato all’inchiesta sulla prostituzione minorile che vede coinvolte due quindicenni dei Parioli, zona bene della capitale.

Nel suo ufficio prima di impiccarsi l’uomo, residente ad Anguillara Sabazia, aveva lasciato una sorta di testamento e, tra gli argomenti trattati, parlava anche di prostituzione minorile. Elettricista, l’uomo aveva partecipato a diverse spedizioni in Antartide con l’Enea

Il suo nome non compare nella principale indagine romana. Non ci sono dubbi sul fatto che si sia trattato di un suicidio, ma la salma, come da prassi, è stata messa a disposizione del magistrato. Sull’episodio indaga la polizia.

Per la vicenda che ha visto coinvolte due ragazzine di 15 e 16 anni che si prostituivano in un appartamento dei Parioli sono state rinviate a giudizio otto persone. La prima udienza del processo con rito abbreviato è fissata per il 16 maggio.

 

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