ROMA – Baby squillo a Roma, richiesta di giudizio immediato per Glauco Guidotti, l’uomo di 55 anni arrestato nello scorso gennaio con l’accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione, anche minorile. Nel giro, secondo gli inquirenti, anche una ragazzina di 16 anni.
Guidotti è accusato di essersi spacciato per un falso manager di modelle che, con la promessa di garantire l’accesso al mondo dello spettacolo e della moda, induceva le ragazze a prostituirsi. L’amica della ragazzina avrebbe fatto da tramite con Guidotti e per questo motivo risponde a sua volta degli stessi reati dell’uomo.
Il caso divampò contemporaneamente a quello delle due minorenni che si prostituivano in un appartamento dei Parioli, ma tra le due vicende non sono emersi collegamenti.
Come per l’inchiesta sul caso dei Parioli, anche per Guidotti gli accertamenti a sono partiti dalla denuncia della madre della giovane. Insospettita dallo strano comportamento della figlia, la donna si era rivolta agli investigatori nell’estate del 2013.
La ragazzina aveva cambiato improvvisamente il suo tenore di vita: aveva sempre nuovi abiti e borse firmate, cellulari e negli ultimi tempi anche i rapporti con i familiari erano diventati più difficili del solito. E ad avere dei sospetti erano state anche le stesse assistenti sociali della giovane.
Guidotti, disoccupato originario di Capena, si spacciava per un manager di modelle, secondo le ricostruzioni degli investigatori. La promessa erano book fotografici da consegnare a ‘gente che conta’ per riuscire a sfondare nel mondo dello spettacolo. La scusa iniziale erano servizi di foto con pose nude e il ruolo di accompagnatrice. Ma alla fine erano le stesse ragazze che finivano per essere accompagnate dall’uomo direttamente a casa dei clienti. Si tratta di uomini facoltosi, tra cui liberi professionisti, dirigenti di aziende e commercianti che abitano in diversi quartieri bene della Capitale.
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