Banchi monoposto fai da te a Roma: basta segare in due quelli doppi

Chi fa da sé fa per… due, almeno in una scuola della periferia est di Roma, che non ha aspettato che dall’alto qualcuno calasse i nuovi banchi.

Banchi monoposto, quelli che servono per mantenere il distanziamento obbligatorio anti-contagio. All’Istituto comprensivo Elisa Scala, preside e professori hanno deciso di segare in due quelli vecchi.

Banchi monoposto? La preside fa segare i vecchi in due

Per farne di ognuno due, nuovi e senza spreco, facendo lavorare una ditta di falegnameria della zona peraltro ferma e praticamente inattiva per le conseguenze del lockdown.

A un costo minore di quelli ufficiali, diciamo così. L’idea, spiega Arianna Di Cori su Repubblica, è venuta a luglio. Ed è “nata dalla disperazione” ammette la preside Claudia Gentili.

“Appena saputo del distanziamento nelle aule ci siamo molto preoccupati – spiega Gentili -.

Avevamo bisogno di banchi monoposto, ma al tempo non si sapeva ancora nulla dei bandi di Arcuri. E il municipio non aveva risorse per acquistare i banchi monoposto”.

Preside e professori hanno voluto dar seguito all’intuizione del professore di tecnologia, Roberto Roccatelli, responsabile del laboratorio Fablab della scuola, l’officina di fabbricazione digitale.

Banchi più economici di quelli del Commissario Arcuri

“L’idea di buttare via banchi nuovi ci sembrava folle. Riciclare, muovendo l’economia locale ci è sembrata la cosa più semplice da fare – spiega il prof -. Ci siamo subito mossi sul territorio, chiedendo preventivi”.

Riciclare per non sprecare, anche perché l’istituto è stato aperto nel 2015, i vecchi banchi in realtà sono di ultima generazione. 

E, muovendosi sul territorio, la scuola ha spuntato un prezzo più basso di quanto fatto dal commissario Arcuri: 34 euro a banco, un euro in meno del costo del più economico tra i monoposto in commercio. (fonte Repubblica)

 

 

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