Banda del clown tra Reggio Emilia e Modena: decine di chiamate ai carabinieri

Banda del clown tra Reggio Emilia e Modena: decine di chiamate ai carabinieri
Banda del clown tra Reggio Emilia e Modena: decine di chiamate ai carabinieri

REGGIO EMILIA – Una banda di clown ha dato il via alla psicosi e alle segnalazioni tra Reggio Emilia e Modena. Segnalazioni a vuoto, spiegano le autorità, dato che nessuna aggressione è stata registrata da parte dei pericolosi clown. Nel mese di ottobre sono state sono state decine le chiamate ai carabinieri, ma nessuna denuncia è arrivata.

David Marceddu sul Fatto quotidiano scrive:

“Sempre così, oramai è una psicosi. Dall’inizio del mese di ottobre, le caserme soprattutto in provincia di Reggio Emilia sono tartassate di chiamate di ragazzini o genitori che spiegano che un loro amico, un loro figlio, un loro compagno di scuola avrebbero visto o avrebbero avuto a che fare con persone mascherate da clown che aggredivano i passanti, nella maggior parte dei casi giovani o giovanissimi. Ma poi, in concreto, tutti riportano per sentito dire: non c’è mai una testimonianza diretta. Per ora mai una denuncia scritta”.

La psicosi della banda di clown è iniziata un mese fa, quando un gruppo di ragazzini di Spezzano di Fiorano hanno raccontato di essere stati aggrediti:

“da alcuni personaggi vestiti da clown, con mazze e bastoni e un pitbull al guinzaglio. I presunti “avvistamenti” si ripetono, ma con questo anche il tam tam sui social network alimentato anche dalla paura dei genitori per l’incolumità dei propri figli. Ai carabinieri arrivano solo segnalazioni, niente di più.

La sera dell’8 ottobre a Sassuolo una ragazzina di 18 anni dice di essere stata rincorsa da due individui mascherati. Anche qui, nulla di preciso, nessun altro ha assistito alla scena: semplicemente la notizia è circolata sul web dove in breve ha avuto centinaia di contatti. In alcuni paesi gruppi di ragazzi hanno organizzato delle ronde per acciuffare questi fantomatici pagliacci: ma senza gross risultati. Le macchine sospette fuggivano via veloci e per un motivo o per un altro non si riusciva a trascriverne la targa”.

Insomma la paura corre sul web e i presunti video delle aggressioni si sono rivelati solo candid camera diffuse online:

“In realtà, senza che in tanti davanti al computer se ne accorgessero, si trattava di candid camera diffuse su internet da un gruppo di ragazzi italiani: in questi video dei malcapitati passanti si ritrovano davanti dei clown che, utilizzando dei manichini, simulano efferati delitti per poi inseguire i ‘testimoni’ terrorizzati”.

Ora a Reggio Emilia si indaga per procurato allarme:

“Negli ultimissimi giorni, forse da quando si è scoperto che i carabinieri di Reggio Emilia hanno iniziato a fare accertamenti sull’ipotesi di reato di procurato allarme, i centralini sembrano ricevere meno chiamate. Ma tanto si è parlato del caso che dopo un incontro convocato ad hoc con il sindaco di Modena, il questore, il comandante provinciale dei carabinieri e quello della Guardia di finanza, il prefetto di Modena Michele di Bari ha scritto un comunicato: “Nel corso dell’incontro, si è preso atto che, al momento, non risultano elementi certi e attendibili rispetto alla vicenda”. Il fenomeno, ha assicurato il prefetto, sarà “attentamente monitorato”.

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