Contagi Coronavirus 7332, mai così tanti. Bar e ristoranti pro virus 20%, sempre così troppi Contagi Coronavirus 7332, mai così tanti. Bar e ristoranti pro virus 20%, sempre così troppi

Bar, ristoranti e locali restano aperti. Aumentano ricoveri e malati in terapia intensiva

Nessun coprifuoco che preveda orari ridotti per i locali e un dibattito ancora aperto con le Regioni sul contingentamento delle presenze negli impianti sportivi.

Almeno per ora quindi bar e ristoranti resteranno aperti (a parte in Campania dove fino al 20 ottobre dovranno chiudere alle 23).

Il governo accoglie le richieste di gran parte dei governatori e non va oltre la stretta sull’obbligo di mascherine all’aperto e all’ipotesi di maxi-multe per i trasgressori (da 550 a 3mila euro per chi non indossa i dispositivi d protezione facciale). 

Bar e ristoranti aperti, ma non si escludono chiusure selettive

Ma dalla bozza del documento spunta la possibilità di chiusure “selettive” di settori – compresi bar e ristoranti – e nuovi provvedimenti sul distanziamento sociale in caso di “scenario avverso” sui contagi.

Da Nord a Sud, a fare ancora una volta le spese dell’aumento dei contagi sono gli ospedali. Aumentano i ricoveri e i malati in terapia intensiva.

Per ora, dunque, vince la linea ‘moderata’ per le misure del nuovo Dpcm, che nelle prossime ore sarà presentato in Parlamento dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Ultimo bollettino: su ricoveri e malati in terapia intensiva

Secondo l’ultimo bollettino nelle ultime 24 ore sono state registrate 16 vittime e 2.257 nuovi positivi (ieri erano stati 2.578), frutto di appena 60.241 test.

La metà di quelli rilevati sabato scorso, quando si era registrato il picco più recente con oltre 2.844 contagi in un giorno.

Secondo gli ultimi dati si registra anche un balzo delle terapie intensive (+20) e dei ricoveri (+200). In tutto sono 323 i pazienti in rianimazione mentre quelli nei reparti ordinari sono 3.487.

Anche per questo la Protezione Civile ha riattivato il Comitato operativo, lo stesso che ha affrontato i primi mesi dell’emergenza Covid.

In una prima riunione, che ha riguardato un check con le regioni per verificare l’impatto sulle strutture sanitarie e l’approvvigionamento di materiali, non sono state rilevate particolari criticità.

Divieto di ballo, feste private contingentate

Il provvedimento di riferimento è quello del 16 agosto quando si era deciso di “sospendere all’aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico”.

Le cerimonie private seguite a cerimonie dovranno rispettare il limite di 200 persone, ma tutte debitamente distanziate secondo le disposizioni della vita quotidiana. (fonte Ansa)

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