ROMA – C’è anche il nome della conduttrice tv Barbara D’Urso nei cosiddetti Panama Papers. A rivelarlo è il settimanale L’Espresso in un articolo pubblicato sul suo sito web. Secondo L’Espresso (che uscirà in edicola venerdì 8 aprile annunciando la lista completa dei 100 italiani che sarebbero nell’elenco) D’Urso risulta “director”, cioè amministratrice, della società Melrose street ltd, registrata nel 2006 alle isole Seychelles. La conduttrice tv si difende attraverso i suoi legali parlando di informazioni lacunosi. Secondo i suoi legali quella società è stata aperta per un’operazione immobiliare che poi non è stata conclusa. E dopo il mancato affare, già nel 2014, la Melrose street è stata chiusa.
Racconta L’Espresso:
La tempesta dei Panama Papers buca lo schermo della tv. C’è anche Barbara D’Urso , infatti, tra gli italiani citati nell’archivio dello studio legale Mossack Fonseca, svelati al mondo in questi giorni dalla più grande fuga di notizie della storia della finanza. Come scrive l’Espresso nel numero in edicola da venerdì 8 aprile, Maria Carmela D’Urso, nome all’anagrafe della popolare presentatrice televisiva, risulta “director”, cioè amministratrice, della società Melrose street ltd, registrata nel 2006 alle isole Seychelles.
Documenti, scrive sempre L’Espresso, che D’Urso custodirebbe in casa:
I file panamensi contengono una serie di carte che associano la star di Mediaset alla offshore delle Seychelles, paradiso fiscale oltre che delle vacanze. Tra l’altro viene segnalato che a partire dall’agosto 2012 i documenti contabili di Melrose Street ltd sono stati conservati presso il domicilio della conduttrice tv.
La difesa dei legali della D’Urso. Secondo gli avvocati di Barbara D’Urso L’Espresso sarebbe in possesso solo di informazioni parziali. La società in questione, creata per uno scopo specifico, è infatti stata chiusa, sostengono, già nel 2014
«Informazioni lacunose», ha reagito lo studio legale che assiste Barbara D’Urso. Quella società, spiega una nota inviata dagli avvocati, «è stata aperta ai fini di un’operazione immobiliare che la signora D’Urso intendeva compiere in Costa Azzurra». Un’operazione che poi non si è concretizzata, prosegue la nota, e quindi Melrose è stata chiusa. In base ai documenti dell’archivio Mossack Fonseca la offshore delle Seychelles è stata liquidata alla fine del 2014.