A Barbasso il pub dei nostalgici: “Dietro il bancone foto di Hitler e Mussolini”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Settembre 2013 - 15:14 OLTRE 6 MESI FA
A Barbasso il pub dei nostalgici: "Dietro il bancone foto di Hitler e Mussolini"

Adolf Hitler e Benito Mussolini

MANTOVA – A Barbasso, frazione di Roncoferraro, c’è una birreria di nostalgici del fascismo il cui arredamento ha suscitato non poche polemiche. Si chiama Dai Svalvoladi e all’interno del locale sono numerosi gli oggetti e le fotografie sospette. Dietro al bancone è possibile scorgere una foto di Hitler insieme a Mussolini nel 1938, anno della visita ufficiale del Fuhrer a Roma. Poco più in là, non lontano dalla licenza necessaria a tenere aperto il locale, un fez fascista e un calendario del Duce. Sulla parete di fronte un altro paio di quadretti che raffigurano il Duce. E per finire un cappellino nero recante la scritta: “L’Italia agli italiani”.

Il proprietario ovviamente ha negato di aver mai esposto materiale equivoco ma alla richiesta di chiarimenti la risposta è stata: “Andate via, comunisti!”. Se non fosse che sulla Gazzetta di Mantova del 2 settembre le foto che testimoniano l’eloquente sfoggio di suppellettili riconducibili al reato di apologia del fascismo.

“Dopo aver visto le foto di Hitler e Mussolini sulle pareti del bar, ho provato pena per chi le espone”, ha commentato il presidente provinciale dell’Anpi di Mantova, Rodolfo Rebecchi.

La legge 20 giugno 1952, n. 645 , detta anche Legge Scelba, all’articolo 4 sancisce il reato commesso da chiunque «faccia propaganda per la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista», oppure da chiunque «pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche». Sembra evidente che l’esposizione in un locale pubblico di fotografie di Mussolini e Hitler possa urtare la sensibilità di alcuni clienti e quindi rientrare nella seconda casistica.

Il presidente dell’Anpi poi lancia un appello alle forze dell’ordine: “Solitamente in casi simili siamo noi stessi a segnalare a chi di dovere di intervenire – dice Rebecchi – Per la birreria di Barbasso, visto che le foto sono state pubbliche dal giornale, ci attendiamo che si intervenga per rimuovere le immagini della vergogna. Se nel giro di qualche giorno ciò non avvenisse, solleciteremo noi stessi le forze dell’ordine”.