Barcellona Pozzo di Gotto, assistente capo della Polizia Penitenziaria si toglie la vita: è il terzo suicidio da inizio anno

Un 55enne assistente capo coordinatore del Corpo di Polizia Penitenziaria, in servizio nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, si è tolto la vita questa mattina sparandosi davanti alla moglie.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Marzo 2022 - 14:50 OLTRE 6 MESI FA
Barcellona Pozzo di Gotto Polizia penitenziaria

Barcellona Pozzo di Gotto, assistente capo della Polizia Penitenziaria si toglie la vita: è il terzo suicidio da inizio anno (foto ANSA)

Un 55enne assistente capo coordinatore del Corpo di Polizia Penitenziaria, in servizio nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, si è tolto la vita questa mattina, 28 marzo. L’uomo era in convalescenza per le ferite riportate a seguito dell’aggressione di un detenuto.

Barcellona Pozzo di Gotto, assistente capo della Polizia Penitenziaria si toglie la vita

“E’ una notizia agghiacciante, che sconvolge tutti noi”, dichiara Donato Capece, segretario generale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), riferendo che il collega si sarebbe sparato davanti alla moglie con un’arma da fuoco, e che questo è il terzo suicidio dall’inizio dell’anno tra la polizia penitenziaria, con una media pari a uno al mese.

Terzo suicidio da inizio anno

Nel 2021 i suicidi erano stati 5, 6 nel 2020 ,11 nel 2019, 168 se si fa il totale dal 1997 ad oggi. Nel fornire le cifre, il sindacato parla di “numeri allarmanti” e lamenta che in tutto questo tempo sono state “scarse o pressochè inesistenti” le iniziative adottate dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e dalle Direzioni delle carceri “per prevenire e fronteggiare queste situazioni di disagio”. Servono ora “soluzioni concrete” a partire dall’introduzione di un’apposita direzione medica della Polizia Penitenziaria, composta da medici e da psicologi “impegnati a tutelare e promuovere la salute di tutti i dipendenti dell’Amministrazione Penitenziaria”.