Barge, una casa che gira per stare sempre al sole

Barge, una casa che gira per stare sempre al sole
Barge, una casa che gira per stare sempre al sole

CUNEO – Costruire una casa rotante per poter stare sempre al sole. Questa l’idea di Michele Beltramone, ex idraulico di 80 anni, che ha realizzato la sua casa rotante a Barge, nella provincia di Cuneo. Beltramone ha utilizzato un palco rotondo per ballare il liscio e ha raccontato che, quando ha mostrato il progetto ai suoi amici, lo accusavano di essere un pazzo.

Andrea Garassino su La Stampa scrive che Beltramone ha progettato la casa e l’ha costruita 30 anni fa e l’aspetto dell’edificio ricorda un incrocio tra un fungo, rialzato per godere del panorama della pianura nonostante avesse poco terreno, e un’astronave. A Garassino il pensionato ed ex idraulico racconta:

“«Avevo un appezzamento su questo sperone roccioso – dice – da cui si gode di una bella vista sul paese e anche su tutta la pianura fino a Torino e alle Langhe. Volevo un progetto particolare perché qui non c’era una superficie piana estesa. Ne ho parlato con il mio geometra. Dopo aver bevuto qualche bicchiere di vino mi fece notare che il nostro territorio era conosciuto per i funghi e che dovevo pensare ad una casa con quella forma. Allora, ho ribattuto: se girasse su se stessa»?”.

L’idea arrivò 30 anni fa mentre Beltramone assisteva al montaggio di un palco per il ballo liscio:

“I lavori sono iniziati nel 1983 e sono finiti nel 1986, 30 anni fa «anche se con una casa così non si conclude mai, è sempre un cantiere aperto».  Ingranaggi e motore sono un’altra delle creazioni dell’eclettico Beltramone. «Il motore, 2 cavalli, è alimentato a elettricità – spiega -. Consuma pochissimo, come una vecchia lampadina da 100 candele, e permette alla casa di girare su stessa in 56 minuti, ed è la velocità massima, mentre con quella minima la rivoluzione completa si compie in 24 ore. Così, se sto seduto in cucina tutto il giorno, sono sempre baciato dal sole. Ho assemblato pezzi, ingranaggi, rotelle, pulegge, acquistando qualcosa e recuperando altro. All’inizio avevo anche parti di una vecchia Mercedes»”.

L’ex idraulico spiega al giornalista de La Stampa che il “cuore mobile” della casa si trova nella cantina sottoterra:

“E’ l’unica parte della costruzione che non ruota, si trova esattamente sotto il «piedistallo» ed è lì che c’è anche il cuscinetto composto da 98 sfere, che da solo pesa 30 quintali. Il peso totale dell’edificio è di 4 mila quintali: «Non spiegherò a nessuno come ho fatto a calcolarlo… Ci provino scienziati e i studiosi». L’altezza dell’edificio è di oltre 8 metri. L’abitazione ha un diametro di 16 metri, mentre il «piedistallo» è largo 5. All’interno sono state ricavate 7 stanze, di cui due bagni. Il tetto è formato da una cupola in acciaio inox, sotto il quale ci sono putrelle e tiranti che formano la struttura della casa e le danno solidità. «A un certo punto ho ricevuto un’offerta – ricorda – per vendere: volevano fare di questa casa un club privato, ma ho subito rifiutato. È un progetto unico e non saprei dargli un valore. Avvio la rotazione quando organizziamo cene o feste o quando voglio passare una giornata interamente al sole».

Dopo decenni trascorsi nella «Casa che gira» a forma di fungo, Beltramone progettava anche il suo «riposo eterno» in una struttura con le stesse sembianze: «Non ho ottenuto i permessi ma ho costruito ugualmente una tomba unica, disegnata da me, coperta da una cupola semicircolare, sorretta da un’enorme pietra da 160 quintali. La “Casa che gira” resterà ai miei famigliari e decideranno loro che cosa farne»”.

 

Gestione cookie