Bari: 83 arresti, smantellate cosche

Maxi operazione contro una cosca mafiosa pugliese: più di 80 persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Bari. Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, tentato omicidio, usura, riciclaggio, turbativa d’asta, e traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

I destinatari dei provvedimenti di custodia cautelare sono 83 persone (53 in carcere, 30 ai domiciliari): tra questi figura il capoclan barese “Savinuccio” Parisi, assieme a suoi “luogotenenti” e “gregari”, e il boss Antonio Di Cosola, egemone dell’omonimo clan contrapposto agli Strisciuglio.

Parisi, tornato il libertà da qualche tempo dopo aver scontato in carcere una pena definitiva, è ritenuto da anni dagli inquirenti il capo carismatico di una frangia della mafia barese attiva soprattutto nel rione Japigia di Bari che nei primi anni Novanta era il “market” della droga.

Nell’indagine sono coinvolti anche amministratori di alcuni Comuni del barese e professionisti: i primi sono indiziati di aver rilasciato autorizzazioni amministrative per favorire l’attività imprenditoriale apparentemente lecita del clan Parisi, gli altri di aver offerto la propria consulenza per favorire gli affari illeciti del boss.

C’è anche una società londinese di bookmakers, dedita alle scommesse clandestine on line su eventi sportivi, tra i beni per 220 milioni di euro sequestrati dalla Guardia di finanza di Bari al clan Parisi.

La società è la “Paradisebet limited” di Londra che – secondo l’accusa – dal febbraio 2001 ad oggi ha fatturato milioni di sterline raccogliendo scommesse (come pubblicizzato dalla stessa società nel sito web) in molti Stati, tra cui Cina, Australia, Stati Uniti, fino ai Paesi dell’Europa dell’Est e in Italia.

Nel nostro Paese – secondo la procura antimafia – la società, costituita da affiliati al clan Parisi, raccoglie da anni scommesse su primari eventi sportivi, primi tra tutti calcio, tennis, Formula uno, motomondiale, sci alpino, basket, rugby e football americano.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie