Bari, trovata in strada bomba a mano disinnescata Bari, trovata in strada bomba a mano disinnescata

Bari, trovata in strada bomba a mano disinnescata

Bari, trovata in strada bomba a mano disinnescata
Bari, trovata in strada bomba a mano disinnescata

BARI – Una bomba a mano in uso all’Esercito Italiano è stata rinvenuta sotto un cassonetto dei rifiuti, in via Amendola, angolo via Einaudi, a Bari. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia e gli artificieri.

L’ordigno era in sicurezza, privo di spoletta e di innesco, probabilmente utilizzato nelle esercitazioni. Accertamenti sono in corso per verificare se c’è carica all’interno e chi l’abbia abbandonato per terra. La segnalazione della presenza della bomba a mano è stata fatta alla polizia da alcuni passanti.

Sempre a Bari, poco prima, ventidue arresti, 7 in carcere e 15 ai domiciliari, altri 22 indagati, il sequestro di beni per complessivi 200 milioni di euro, 167 soggetti monitorati, più di 500 mila intercettazioni telematiche, telefoniche, video e ambientali: sono i numeri del blitz eseguito dalla Guardia di Finanza di Bari nei confronti di esponenti dei clan mafiosi Parisi e Capriati, nell’ambito di una indagine della Dda avviata nel 2015.

I due gruppi criminali, in contatto anche con le organizzazioni mafiose di Sicilia, Campania e Calabria, avrebbero costituito una vera e propria “multinazionale delle scommesse” movimentando oltre 1 miliardo di euro da Malta a Curacao, passando per le Isole Vergini e le Seychelles. Gli investigatoti hanno accertato il passaggio dei due clan “da un modello tradizionale di mafia militare a quello più evoluto di mafia degli affari” che “ha ora assunto, stabilmente, una sua specifica identità imprenditoriale e cerca i nuovi adepti nelle migliori Università”.

“Questa indagine, per la prima volta, – spiega la Procura di Bari – certifica la radicale evoluzione in chiave economico finanziaria di quelli che sono, sul piano strategico, i nuovi ambiziosi obbiettivi della criminalità organizzata barese. Non più semplice attività di riciclaggio, ora si entra in maniera prepotente e spregiudicata nei settori di avanguardia del mercato economico globale e lo si fa da protagonisti, con investimenti diretti verso un settore altamente strategico quale quello delle scommesse e del gioco d’azzardo”. “Gli indici non tirano più i grilletti delle armi ma cliccano sulle tastiere dei personal computer e sugli smartphone di ultima generazione per gestire in rete il gioco d’azzardo e per movimentare il denaro ricavato” spiegano gli inquirenti della Dda di Bari.

Gestione cookie