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Bari, tenta il suicidio in carcere: a 22 anni è in condizioni gravi

di admin |3 Aprile 2011 19:16

BARI – E’ in condizioni disperate un giovane di 22 anni che ha tentato di impiccarsi tre giorni fa in cella a Bari: lo rende noto l”Osservatorio permanente sulle morti in carcere’ costituito da Radicali Italiani, Associazione ‘Il Detenuto Ignoto’, Associazione ‘Antigone’, Associazione A ‘Buon Diritto’, Redazione ‘Radiocarcere’, Redazione ‘Ristretti Orizzonti’. Il tentativo di suicidio era stato reso noto dal sindacato degli agenti di polizia penitenziaria Osapp il 31 marzo scorso.

Il giovane, secondo quanto rende noto l’Osservatorio, è tenuto in vita dalle macchine: Carlo Saturno, 22 anni, di Manduria (Taranto), si era impiccato in carcere il 31 marzo nella Casa Circondariale di Bari. Trasportato in ospedale è ora ricoverato in condizioni gravissime nella rianimazione del policlinico. Secondo quanto fanno sapere i suoi familiari, Carlo soffriva da tempo di crisi depressive ed era in cura con tranquillanti. Il suo avvocato, Tania Rizzo, del foro di Lecce, lo aveva visto l’ultima volta una ventina di giorni fa nel corso di un’udienza che lo riguardava nel tribunale di Manduria. ”In quell’occasione – racconta l’avvocatessa – Carlo era visibilmente agitato, nervoso e scostante”.

I familiari che vivono a Manduria si sarebbero gia’ rivolti ad un proprio legale di fiducia per capire le cause del gesto e soprattutto per scoprire eventuali responsabilita’. Il giovane era detenuto per furto, ma era anche parte civile nel processo in corso davanti al Tribunale di Lecce contro nove poliziotti del carcere minorile, che sono accusati di aver compiuto violenze sui detenuti tra il 2003 e il 2005. Carlo, che all’epoca aveva 16 anni, sarebbe stato vittima, assieme ad altri ragazzi, di sevizie. Il nome di Carlo Saturno compare infatti – secondo l’Osservatorio – nell’elenco delle presunte vittime dei nove agenti di polizia penitenziaria del carcere minorile di Lecce che il tribunale salentino sta processando perché accusati di maltrattamenti e vessazioni nei confronti di alcuni ospiti dell’istituto di pena per minorenni.

Saturno era uno dei tre ex detenuti che si sono presentati come parte lesa nel processo cominciato il 19 febbraio scorso davanti al giudice del tribunale di Lecce Pietro Baffa. Sono imputati per i presunti abusi nei confronti anche di Saturno, il capo degli agenti Gianfranco Verri, il suo vice Giovanni Leuzzi, sette agenti di polizia penitenziaria, tutti accusati di aver creato un’aria di paura tra i giovani detenuti con minacce, privazioni e violenze non di natura sessuale.

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