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BARI – Viaggi e regali con i soldi della cassa dell’Ordine degli ingegneri: tredici indagati a Bari. Sono accusati di essersi impossessati di decine di migliaia di euro dell’Ordine facendo passare quei soldi come rimborsi per il tragitto casa-lavoro o per trasferte in occasione di congressi.
Gli indagati, scrive la Gazzetta del Mezzogiorno, avrebbero anche assunto dei dipendenti senza alcuna selezione, nonostante si tratti di un ente pubblico, e li avrebbero negli anni promossi.
Ai tredici sono contestati, a vario titolo, i reati di peculato e abuso d’ufficio. Tra di loro c’è l’ex presidente dell’Ordine, Angelo Domenico Perrini (in carica a Bari dal 2009 al 2016 e attualmente nel Consiglio Nazionale degli Ingegneri), otto ex consiglieri, l’allora segretaria e altri tre dipendenti.
Scrive la Gazzetta del Mezzogiorno:
Stando alle indagini della Guardia di Finanza fra il 2009 e il 2016 (alcuni reati sono già prescritti) il presidente Perrini, in alcuni casi in concorso con dipendenti e consiglieri, avrebbe usato il denaro dell’ordine per rimborsi relativi a spostamenti in auto non documentati, per un regalo di matrimonio di un dipendente e per il pensionamento della segretaria. All’allora tesoriere dell’Ordine è inoltre contestato di essersi fatto rimborsare un viaggio di tre giorni a Rimini per due adulti e due bambini in un hotel 5 stelle lusso, dichiarandolo come spese per una trasferta in occasione del Congresso nazionale del 2012.
Presidente e consiglieri dell’Ordine rispondono dell’accusa di abuso d’ufficio per aver affidato senza indagini di mercato ad alcune società corsi di aggiornamento e l’organizzazione del Congresso nazionale che si è tenuto nel teatro Petruzzelli di Bari nel settembre 2011, costato oltre 250mila euro.