Bartolomeo Gagliano, Pietro Esposito: presi i due evasi causa “premio”

Pietro Esposito e Bartolomeo Gagliano,
Pietro Esposito e Bartolomeo Gagliano,

ROMA – Uno l’hanno preso a Forlì, Pietro Esposito, l’ex camorrista, il pentito. L’altro, dopo pochi minuti, in Francia, Bartolomeo Gagliano, il serial killer evaso dal carcere di Marassi, a Genova, mercoledì. Finisce così la fuga dei due evasi grazie ai permessi premio.

Gagliano è stato preso a Mentone, in Francia. A lui, come a Esposito, era stato concesso un permesso premio.  “Bartolomeo Gagliano è un serial killer? Io non lo sapevo”. Così si era difeso ieri Salvatore Mazzeo, direttore del carcere di Marassi a Genova. A dare la notizia della cattura il ministro Cancellieri, in commissione giustizia al Senato: “Hanno arrestato l’evaso di Genova. Evviva! E’ un regalo di Natale”. GUARDA IL VIDEO

“Mi spiace per quello che è successo. Volevo rientrare in carcere. E’ stato un colpo di testa”, ha detto Bartolomeo Gagliano al suo avvocato, Mario Iavicoli. “Sono dispiaciuto di avere tradito la fiducia del direttore del carcere di Marassi e del magistrato di sorveglianza. Mi costituisco”. “Mi ha telefonato oggi a mezzogiorno che si voleva costituire. E invece l’hanno catturato prima”, ha commentato il legale. Intanto si profila un trasferimento per il direttore del carcere di Genova Marassi Salvatore Mazzeo, che sosteneva che per il carcere Gagliano era soltanto un rapinatore.

Stessa sorte, stesso destino quello di Pietro Esposito, l’ex camorrista  trovato a casa della sorella, a Forlì. Come Bartolomeo Gagliano, l’altro killer evaso a Genova, Esposito, diventato collaboratore di giustizia, doveva aspettare solo un anno, il 2015, prima di tornare definitivamente libero. Poi la fuga e la “caccia” di polizia e carabinieri in tutta Italia. A individuarlo a Forlì la squadra mobile di Pescara, diretta da Pierfrancesco Muriana. Esposito era ospite a casa della sorella. Gli agenti, che hanno seguito le tracce del camorrista intercettando il cellulare, lo hanno notato mentre si aggirava nei pressi di un bed and breakfast della zona.

L’evasione di Esposito è costata cara anche agli altri detenuti di Pescara: il Natale infatti sarà più mesto e senza musica. Il penitenziario di Pescara, per “cause di forza maggiore” ha infatti annullato la manifestazione Festival della melodia, in programma da vent’anni prima di Natale, che allietava le feste ai carcerati.

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