BAZZANO (BOLOGNA) – Ben cinque furti sono avvenuti nella notte tra mercoledì e giovedì 5 dicembre nella stessa strada poco fuori Bazzano (Bologna) in cui si trova Villa Gessa, dove giovedì mattina il custode della residenza, Giovanni Donati, di 68 anni, ha esploso cinque colpi d’arma da fuoco dalle finestre di una dependance e ha trovato davanti alla porta il cadavere di un uomo non ancora identificato.
Lo stesso custode ha riferito di aver subito furti “in altre occasioni”. “Abita in una casa isolata, è una casa bersaglio di ladri – ha spiegato l’avvocato dell’uomo – Lui non ha la possibilità di chiudersi in casa perché, essendo una casa vincolata dalle belle arti, non possono mettere inferriate. Aveva quest’arma e l’ha usata per allontanare questa gente, 3-4 persone, non per colpirla: nel punto in cui ha sparato, teoricamente, non doveva esserci nessuno”.
Come riferito dal legale, l’episodio è accaduto “intorno alle 4, 4.15: lui ha aspettato un quarto d’ora perché temeva che il gruppo fosse ancora nei paraggi. I carabinieri sono stati chiamati quando si è accorto che c’era una persona a terra”. Ora, – ha concluso -, il custode è sotto shock”.
Intanto, mentre proseguono le indagini, sono stati intensificati i controlli dei carabinieri. Il comando provinciale ha disposto una copertura sulle 24 ore per la zona di Valsamoggia. L’altra notte, prima del tentativo di accesso nella dependance della dimora storica, alcune persone, nell’area della villa, avevano forzato uno stabile di servizio portando via attrezzature agricole poi ritrovate poco distante dai carabinieri. La notte stessa sono stati messi a segno cinque furti nei dintorni di via Ghiarino. (Fonti: Ansa, AdnKronos)