Infatti, secondo alcune “fonti”, all’epoca del filmato Belen era ancora minorenne. Ora, se fosse vero, potrebbe incorrere in reato non solo chi ha diffuso il video online ma anche chi l’ha salvato sul proprio pc: infatti, scrive il Quotidiano Nazionale, “la legge italiana (e non solo) punisce sia la diffusione (ad esempio, mediante software di P2P) sia la mera detenzione di materiale pornografico coinvolgente minori: artt. 600-ter, comma 3, e 600-quater c.p.”.
Poi Il Quotidiano Nazionale puntualizza: “Non soltanto “bambini”, dunque, ma semplicemente “minori”; e, infatti, la locuzione più corretta usata dal legislatore è “pornografia minorile”, non quelle più restrittiva di “pedopornografia” (cioè riguardante i soli bambini)”.
Intanto, per chi non ha fatto in tempo a vedere il video online, c’è la possibilità di acquistarlo in dvd, ovviamente pirata: a Napoli li vendono a 20 euro circa, a Milano il prezzo è di “soli” 10 euro.
I commenti sono chiusi.