Benno Neumair resta in carcere dopo l'interrogatorio. Gli avvocati: "E' scosso e turbato" Benno Neumair resta in carcere dopo l'interrogatorio. Gli avvocati: "E' scosso e turbato"

Benno Neumair resta in carcere dopo l’interrogatorio. Gli avvocati: “E’ scosso e turbato”

Benno Neumair, il 30enne indagato dal 18 gennaio dalla Procura di Bolzano per l’omicidio e occultamento dei cadaveri dei genitori, Peter Neumair e Laura Perselli, scomparsi dal 4 gennaio scorso, rimane in carcere.

Lo ha deciso la giudice per le indagini preliminari, Carla Scheidle, in seguito all’interrogatorio di convalida del fermo. Per il pm, Igor Secco, sussistono “tutte e tre le esigenze cautelari”, quindi, oltre il pericolo di fuga, la reiterazione del reato e l’inquinamento probatorio.

Benno si era presentato in Procura dopo il provvedimento emesso giovedì in tarda serata “a seguito di alcuni recenti elementi acquisiti nel corso delle indagini” – precisava una nota – ed era quindi stato portato nella casa circondariale di via Dante a Bolzano.

Come hanno ribadito i suoi legali, Flavio Moccia e Angelo Polo, Benno ha ribadito ai suoi legali la sua estraneità ai fatti ed è “molto scosso e turbato”.

Benno Neumair, il datore di lavoro di Martina: “Ora si chiede se ha portato a casa un assassino”

“Mi ha chiesto se secondo me potesse essere un assassino”.  Intervistato dal Corriere della Sera, parla il datore di lavoro e amico di Martina. Martina è la commessa di origini argentine che aveva conosciuto Benno Neumair poche settimane prima della scomparsa dei suoi genitori, a Bolzano.

I due, è la testimonianza di Martina, hanno trascorso insieme la notte tra il 4 e il 5 gennaio nel suo appartamento. Il giorno seguente è stata sporta la denuncia di scomparsa della coppia.

 

Benno Neumair è ora accusato di aver ucciso i genitori.

Benno Neumair, parla il datore di lavoro di Martina

“Martina – racconta l’amico di Martina – è scossa, incredula, quasi esaurita. Martina e Benno si frequentavano da poco più di un mese: si erano conosciuti via Tinder, questa applicazione di incontri – rivela il commerciante del centro di Bolzano -. Lei non cercava per forza una storia seria. Ma selezionava con cautela i nuovi incontri e quando il suo nuovo amico è rimasto coinvolto in questa brutta faccenda è rimasta totalmente incredula. Così mi ha chiesto consiglio. Onestamente mi era sembrato un bravo ragazzo, ma questa storia era comunque un po’ strana”.

“Dei vestiti di Benno, che lei sei era offerta di lavare e che ancora conservava a casa, non mi aveva detto niente – chiarisce il datore di lavoro -, ma le avevo consigliato da subito di non trascurare alcun particolare e di rivolgersi alle forze dell’ ordine, di dire tutto quello che sapeva, mettersi a disposizione della giustizia e tutelarsi. In fondo conosceva Benno solo da un mese e non gli doveva niente”.

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