Benzina: primo esodo estate con prezzi record, verde a 1,621

ROMA – Benzinai chiusi per sciopero. E' la minaccia che incombe sulle partenze delle vacanze, gia' funestate dal caro-carburanti. Oggi, nei distributori Eni il prezzo della verde ha segnato un nuovo record e ha raggiunto 1,621 euro al litro, secondo le rilevazioni di Staffetta quotidiana. Mentre i gestori si sono detti pronti a ''un'immediata chiusura degli impianti'' per portare avanti il progetto di legge 'Libera la benzina!' promosso da Faib Confesercenti e Fegica Cisl e alternativo alla riforma.

E' una protesta ''inopportuna'', secondo il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia. Saglia sostiene che le norme inserite nella manovra differiscono dal testo concordato con i sindacati a settembre solo in ''due aggiunte che non intaccano in alcun modo l'accordo originario, ma sono indispensabili''. Apre comunque a ''un ulteriore confronto in Parlamento'' sul testo della riforma.

Per i vacanzieri, che in circa 9 milioni si metteranno in strada nel fine settimana, il primo ''grande esodo'' della stagione potrebbe diventare un incubo. Gia' ad agitare i sogni degli automobilisti in partenza ci pensa la Figisc-Anisa Confcommercio che prevede ''una tendenza all'aumento dei carburanti'' di circa 2,5-2,6 eurocent al litro per la benzina verde e per il diesel nei prossimi giorni, sull'onda dell'aumento delle quotazioni internazionali. Sarebbero quindi in arrivo nuovi picchi, nonostante prezzi alti come quelli di oggi non si vedevano dall'estate del 2008.

Bisogna tornare al luglio di tre anni fa per trovare la benzina vicino a 1,6 euro, ma allora il petrolio era quotato a circa 140 dollari a barile, mentre oggi non raggiunge i 100 dollari. L'Up spiega il nuovo salasso alla pompa con il deprezzamento dell'euro rispetto al dollaro e con gli aumenti delle accise sulla benzina di 4,19 centesimi al litro. Complessivamente questi due fattori pesano ''per oltre 11 centesimi euro al litro'', osserva l'Unione petrolifera in una nota. L'associazione, inoltre, concorda con Confcommercio che i prezzi in Italia, al netto delle tasse, sono aumentati meno di quelli internazionali, che sono saliti di 4,4 centesimi al litro per il greggio (Brent) e di 3 centesimi per la benzina mentre in Italia crescevano di circa un centesimo.

Secondo i dati diffusi oggi dall'Aci, lo scorso anno la spesa dei carburanti in Italia ha raggiunto 41,4 miliardi in aumento del 3,42%. Nonostante i prezzi da capogiro, pero', gli italiani non rinunciano alla propria auto in vacanza: un'indagine di Goodyear ha rilevato che quest'anno l'81% partira' in macchina. La media europea e' di appena il 18%.

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