ROMA – Benzina, rischio rincari. Se il Governo non riuscirà ad evitare l’aumento dell’Iva dal 21% al 22% i prezzi potrebbero salire di 1,5 centesimi per ogni litro di benzina. A lanciare l’allarme è Alessandro Gilotti, presidente di Up, Unione Petrolfera.
“Sono fiducioso che il Governo riuscirà a bloccare il prossimo aumento dell’Iva che impatterebbe anche sui carburanti, deprimendo ulteriormente l’economia: ai prezzi attuali l’incremento sarebbe di circa 1,5 cents al litro”, ha detto Gilotti.
Per il presidente del’Up bisogna riconsiderare la Robin Tax “cominciando con il non confermare l’aumento del 4% disposto nel 2011. Non ci crediamo più che verrà tolta, ma almeno non scatti di nuovo il 4%”.
Quanto alla possibile estensione dell’imposta sugli impianti delle rinnovabili, Gilotti si è detto contrario: “Piuttosto la estenderei alla Grande distribuzione organizzata che vende anche carburante”.
Il settore della raffinazione in Europa, ha detto Gilotti, è ancora in crisi. “Nel periodo 2008-2013 sono stati chiusi 15 impianti per un totale di 1,7 milioni di barili al giorno, l’8% del totale. Nel Mediterraneo sono potenzialmente a rischio 10 raffinerie”. Anche in Italia la situazione è critica: “Sono abbastanza sicuro che qualcuna sparirà anche in Italia, almeno un paio tra quest’anno e il prossimo”.