ROMA – Inizieranno i benzinai con una tre giorni. Poi sarà la volta, in mero ordine cronologico, di avvocati, professori, studenti e addetti al trasporto ferroviario. Il tutto con la sensazione che il calendario delle proteste non sia ancora finito. Che qualcun altro possa decidere di fermarsi per protesta. Novembre 2011, insomma, si annuncia come il mese degli scioperi. Tanti piccoli blocchi in attesa di quello grosso, quello generale che Cgil, Cisl e Uil (freschi di ritrovata unità) hanno subito minacciato appena letta, sulla lettera di Silvio Berlusconi alla Ue, la parola licenziamenti.
I benzinai si fermeranno l’8, il 9, il 10 e l’11 novembre: sono i primi giorni dei 15 di sciopero annunciati da Fegica e Faib Confesercenti. Lo stop partira’ dalle 19.30 di martedi’ 8 alle 7 dell’11. Nelle autostrade si fermeranno invece dalle 22 dell’8 alle 6 dell’11.
Il 14 novembre sara’ la volta degli avvocati: hanno aderito allo sciopero che durerà fino al 18 i dipendenti del ministero della Giustizia aderenti a Unione Camere Penali Italiane.
Il 15 novembre protestano i professori associati del ministero dell’Università e Ricerca aderenti al Cipur, sospendendo le lezioni.
Il 17 novembre si prosegue con la scuola: si fermano per tutto il giorno i docenti e Ata a tempo determinato e indeterminato del ministero che aderiscono alla Sisa. Ma sempre giovedi’ 17 protagonista sara’ lo sciopero generale per l’intera giornata dei Cobas e della Confederazione unitaria di base. I Cobas manifesteranno in varie citta’ insieme agli studenti ‘in lotta’. Il 17 e’ infatti anche la giornata internazionale di mobilitazione degli studenti e in tutta Italia si svolgeranno manifestazioni di giovani di scuole e Universita’.
Infine il 26 stop nel trasporto ferroviario: incroceranno le braccia dalle 21 di sabato fino alle 21 di domenica 27 i dipendenti del Gruppo Fs e Trenord aderenti all’Orsa. Era previsto per il 4 novembre uno sciopero nel trasporto pubblico locale proclamato da Ubs Lavoro Privato ma e’ stato revocato.