Bergamo, ruba portafogli e si consegna: “L’ho fatto per punire mio marito”

Ruba portafogli e si consegna: "L'ho fatto per punire mio marito"
Ruba portafogli e si consegna: “L’ho fatto per punire mio marito”

BERGAMO – Si è fatta arrestare per punire il marito: ha rubato un portafogli e poi si è consegnata ai carabinieri dicendo loro che lo aveva fatto per ripicca. G.H. nomade di 32 anni, sposata da 12 e madre di due bambini, di 9 anni e 3 mesi, non ne poteva più di essere trascurata dal marito, che la lasciava sola a casa coi figli mentre usciva a divertirsi, oppure stava incollato al computer, a chattare con altre donne. Lunedì, quando si è recata in caserma, ha detto ai carabinieri: “Arrestatemi, ho rubato questo portafogli”. Poi ha aggiunto senza dare ulteriori spiegazioni: “Ho litigato con mio marito perché sono gelosa: sta tutto il tempo collegato su internet a chattare anche con donne, esce la sera. Ho deciso di farmi arrestare per questo motivo, per dargli una lezione”.

Il furto era avvenuto pochi minuti prima, in viale Papa Giovanni XXIII a Bergamo: la donna, con il figlio appena nato a tracolla sul petto, si era avvicinata ad un pensionato seduto su una delle panchine del viale. Si è seduta accanto a lui con la scusa di augurargli felicità e buona sorte e poi si è allontanata sorridente poco dopo. Nel frattempo però gli aveva sfilato dalla tasca del giubbotto il portafogli. Dentro c’erano 200 euro in contanti.

La donna però, nonostante lo scippo fosse riuscito alla perfezione, non è fuggita via col bottino. Si è recata alla più vicina caserma dei carabinieri e ha confessato tutto, al piantone prima e al maresciallo poi. La storia si è conclusa in tribunale con il patteggiamento a 4 mesi di reclusione, senza misure cautelari, e il ritorno a casa di mamma e figlio.

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