Bergamo, la terapia intensiva dell'ospedale è Covid-free dopo 137 giorni Bergamo, la terapia intensiva dell'ospedale è Covid-free dopo 137 giorni

Bergamo, la terapia intensiva dell’ospedale è Covid-free. Silenzio e applauso per le vittime

Festa all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. La terapia intensiva è Covid-free. Non ci sono più pazienti contagiati dal nuovo coronavirus.

Dopo 137 giorni dal primo ricovero avvenuto domenica 23 febbraio, l’ospedale di Bergamo festeggia il risultato. Nel reparto di Terapia intensiva non ci sono più pazienti Covid.

Nell’ospedale bergamasco restano ricoverati alcuni pazienti colpiti dal virus, ma ormai negativizzati.

La terapia intensiva covid-free al Papa Giovanni è stata simbolicamente celebrata dal direttore generale Maria Beatrice Stasi, con il direttore sanitario Fabio Pezzoli ed il direttore del Dipartimento di Emergenza urgenza e area critica Luca Lorini.

Con loro anche una rappresentanza degli operatori delle terapie intensive.

In ricordo delle vittime è stato rispettato qualche istante di silenzio e poi è partito un applauso per il risultato raggiunto dai circa 400 operatori che lavorano nelle terapie intensive, tra medici, infermieri, operatori di supporto e personale delle pulizie.

Nei giorni più critici della pandemia l’ospedale di Bergamo era arrivato ad ospitare oltre cento pazienti intubati. (Fonte: Ansa).

Coronavirus Lombardia, 71 positivi e 12 morti oggi

Sono 71 i nuovi casi e 12 i morti in Lombardia per coronavirus. Secondo i dati dell’8 luglio forniti dalla Regione c’è stato un calo dei ricoverati: 211 i pazienti in ospedale, 18 in meno rispetto a ieri.

In terapia intensiva i pazienti sono due in meno, per un totale di 34 persone. Sale ancora il numero di guariti e dimessi, che diventano 69.466 (+673).

In Lombardia torna però il primato di Bergamo per i nuovi casi di Covid19. Sono 30 i positivi rilevati in provincia; secondo il bollettino della Regione.

Seguono Milano, con 16 casi, di cui 6 nel capoluogo, e Brescia, con 9 positivi al virus. A Mantova, sotto osservazione per i focolai nei macelli, ci sono 4 casi, a Lodi idem.

Nel resto delle province uno, due o tre casi al massimo, come a Cremona.

 

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